La Nuova Sardegna

Nuoro

Cortes Apertas: obiettivo 500mila presenze

di Stefano Ambu
Cortes Apertas: obiettivo 500mila presenze

Presentato in Regione il circuito “Autunno in Barbagia” che si snoderà in 28 paesi dell’interno

01 agosto 2015
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CAGLIARI. Locandine, manifesti e cartoline raccontano con le foto di mandorle, nocciole e seadas. Ma per la quindicesima edizione di “Autunno in Barbagia” non c'è soltanto da mangiare. Ma anche da bere, vedere, provare e ascoltare. In giro per la Sardegna non solo nella bella stagione e nelle coste. Ma anche quando le foglie sono secche, e nelle località dell’interno. Si comincia da Bitti quando l’estate vede ormai il traguardo finale, il 4-5-6 settembre. Poi Oliena, Dorgali, Sarule, Austis, Orani, Lula, Tonara, Gavoi, Meana, Onanì, Orgosolo, Belvì, Sorgono, Aritzo, Desulo, Lollove, Ovodda, Mamoiada, Nuoro, Tiana, Olzai, Atzara, Ollolai, Teti, Gadoni, Fonni sino all’ultimo appuntamento dell’11-12-13 dicembre a Orune, quasi sotto Natale. In tutto la bellezza di ventotto paesi: infinite storie da vivere, recitano i manifesti. Lo scorso anno fu un successo con numeri eccezionali: registrate circa 400mila presenze con il coinvolgimento di 1.500 imprese generando un volume di affari di circa 7,2 mliioni di euro di vendite dirette. Per la nuova edizione ormai alle porte, l’obiettivo dichiarato dagli organizzatori (l’iniziativa è progettata e promossa dalla Camera di commercio di Nuoro e dell’azienda speciale Aspen ma ci sono in campo anche Regione e i partner Banco di Sardegna e Tiscali) è arrivare a quota mezzo milione. Con la Prefettura avvisata in tempo per consentire il coordinamento in vista delle inevitabili invasioni d’autunno. Perché con la manifestazione, un paese di settecento anime, in un giorno può trasformarsi in una cittadina di 30mila abitanti. E servono le cose più elementari: strade in cui si possa circolare, parcheggi e bagni. Movimento, acquisti, consumi, pernottamenti: molto mercato interno, ma anche turisti del resto d’Italia. E soprattutto tra settembre e ottobre pure tanti vacanzieri dall’estero. Imponente la campagna di promozione: tra gli strumenti messi in campo per l’edizione 2015 ci sono anche i photocontest e la condivisione quotidiana dei contenuti attraverso i social media. Ci sono poi i pacchetti vacanze curati dal travel partner PortaleSardegna. Si è scelto, hanno spiegato gli organizzatori, di migliorare la visibilità e la fruibilità delle proposte con azioni pubblicitarie dirette, con dinamiche comunicative che incoraggino la partecipazione e la diffusione anche virale dei contenuti. «Valore straordinario per Regione e territorio – ha detto l’assessore regionale del Turismo Francesco Morandi – ci sono potenzialità molto interessanti anche nel mercato estero. Importantissimo poter disporre di prodotti anche in bassa stagione». Tre i profili-chiave. «Il primo è l’identità – ha continuato l’esponente della giunta Pigliaru – fattore integrante delle comunità locali che il turismo è in grado di rafforzare, quindi l’orgoglio, connotato tipico che restituisce il meglio in questi contesti, e poi l’innovazione, caratteristica di “Autunno in Barbagia” dal punto di vista della comunicazione e dell’organizzazione».I pezzi forti del programma: arte, storia, folklore, artigianato ed enogastronomia nelle tipiche corti. Vetrina, ma non solo quello: c’è la possibilità di vedere come si fanno formaggi e dolci, sentire l’odore, assaggiare i prodotti e poi portarseli a casa. Con il gusto non solo nel palato, ma anche nella testa: il ricordo di avere vissuto un’esperienza che si ripete da secoli. «Con questa proposta – ha detto Morandi – dimostriamo come si possa fare turismo anche nei mesi di spalla e che è possibile costruire un’unica prospettiva di sviluppo nel corso di tutti i dodici mesi. “Autunno in Barbagia” è in grado di attrarre importanti flussi turistici, attraverso la creazione di grandi suggestioni e facendo leva sullo straordinario patrimonio culturale dell’isola».

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