La Nuova Sardegna

Nuoro

Invalido al cento per cento ma inseguito fugge sui tetti

di Tiziana Simula
Invalido al cento per cento ma inseguito fugge sui tetti

I carabinieri hanno arrestato Angelo Demontis per lesioni e guida senza patente Aveva ottenuto l’accompagnamento dopo il fallito assalto a un portavalori

08 agosto 2015
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JERZU. Un mese fa aveva forzato un posto di blocco rischiando di investire il maresciallo che gli aveva intimato l’alt e fuggendo a tutta velocità per le vie di Orroli e di Nurri. Una fuga rocambolesca, quella di Angelo Demontis, 42 anni di Escalaplano, alla guida di un’Audi A3 nonostante non avesse la patente e fosse invalido al 100%, percependo per questo un’indennità di accompagnamento. Così è stato accertato dai carabinieri che dovranno ora fare luce sulla quella strana invalidità che gli permetteva comunque di guidare e di saltare sui tetti per sfuggire all’arresto dei militari. Invalidità ottenuta dopo il fallito assalto a un furgone portavalori avvenuto nel 2011 lungo la strada tra Nuoro - Siniscola, all’altezza di Monte Pitzinnu, nel quale Angelo Demontis, sospettato di essere uno dei componenti della banda dell’ex latitante di Arzana, Luca Arzu, era rimasto gravemente ferito (episodio per il quale è in attesa di giudizio).

A distanza di un mese dalla rocambolesca fuga per le vie di Orroli e Nurri, ieri, ai polsi del fuggiasco sono scattate le manette con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali aggravate e guida senza patente. I militari delle compagnie di Jerzu e Isili hanno eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal tribunale di Cagliari.

Angelo Demontis, secondo la ricostruzione dei carabinieri, il 7 luglio 2015 aveva forzato un posto di blocco e nel tentativo di fuggire aveva colpito con lo specchietto dell’auto il comandante della stazione di Orroli, Mattia Para (la prognosi per il militare era stata di una settimana di cure). Era cominciato da lì, un rocambolesco inseguimento che si era concluso nell’abitazione di Demontis, a Escalaplano. L’uomo era riuscito a sfuggire all’arresto saltando sui tetti delle abitazioni vicine e facendo perdere le sue tracce. Forse pensava di averla fatta franca. Ma ieri con la semplice scusa di notificare un atto, i militari delle compagnie di Jerzu e Isili l’hanno incastrato davanti alla porta di casa, eseguendo il provvedimento della procura di Cagliari.

Le indagini dovranno ora fare luce sul perché Angelo Demontis vanti un’invalidità del cento per cento e percepisca un’ indennità di accompagnamento, ma allo stesso tempo possa guidare a tutta velocità un’auto e addirittura sia riuscito a fuggire saltando sui tetti, movimenti certamente incompatibili con un’invalidità al cento per cento.

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