La Nuova Sardegna

Nuoro

Monte Gonare, rimosso il traliccio

Monte Gonare, rimosso il traliccio

Sarule, soddisfazione dell’amministrazione comunale dopo anni di battaglie

09 agosto 2015
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SARULE. Dopo un lungo iter burocratico e numerose segnalazioni, si sono concluse giovedì le operazioni per la rimozione del traliccio ai piedi del monte Gonare, iniziate lunedì scorso. L’enorme torre in acciaio, alta quasi trenta metri, era stata posizionata a metà degli anni Settanta dall’Enel nel piazzale antistante le “cumbissias”, e serviva da ponte radio. In seguito, poco più di dieci anni fa era stata ceduta a Wind, che l’ha usato come ripetitore, ma già da qualche tempo non veniva più utilizzato neppure dalla stessa compagnia telefonica. Nel corso degli anni, l’amministrazione comunale di Sarule aveva evidenziato più volte la pericolosità del mostro d’acciaio che incombeva sui pellegrini in visita al santuario e su coloro soggiornavano nelle “cumbissias” durante il periodo estivo, ma è stato solo nel 2013 che è arrivata la svolta. Infatti, durante una riunione con l’amministrazione di Orani per l’adeguamento del piano di gestione dell’area Sic-Monte Gonare, la questione è riemersa, pertanto il neo assessore all’ambiente, Maurizio Sirca, in carica con la giunta guidata da Mariangela Barca, ha preso di petto la vicenda, inviando diversi solleciti alla compagnia telefonica affinché rimuovesse il traliccio, riuscendo così nell’intento dopo poco più di un anno.

«Siamo molto felici che questa vicenda si sia finalmente conclusa come speravamo – ha dichiarato Maurizio Sirca – Il monte Gonare è un’area Sic di particolare pregio ambientale, pertanto è fondamentale rimuovere tutte le strutture che non sono compatibili con esso. Inoltre il traliccio rappresentava un vero pericolo anche per tutti i fedeli che ogni anno si recano sul monte e – continua Sirca – credo che la sua rimozione sarà accolta positivamente dalle comunità di Sarule e Orani. La nostra amministrazione è molto sensibile ai problemi ambientali, perciò questa vittoria ci gratifica non poco». (a.z.)

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