La Nuova Sardegna

Nuoro

Edilizia in forte crisi, i lavoratori in stato d’agitazione

di Lamberto Cugudda
Edilizia in forte crisi, i lavoratori in stato d’agitazione

I sindacati rilanciano la vertenza dopo la mobilitazione Migliaia i disoccupati del settore e le opere non partono

20 agosto 2015
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Fino a diversi anni fa (almeno otto ) insieme al turismo e al commercio, era una delle voci più rilevanti dell’economia generale dell’intera area provinciale ogliastrina. Ma il comparto delle costruzioni, come sottolineato in diversi studi, da diversi anni continua a precipitare in un pozzo nero senza fondo. Il che ha comportato, anno dopo anno, la perdita costante di centinaia di posti di lavoro. Con la conseguente ripresa, per i più giovani, della via dell’emigrazione.

Da qui nasce la nuova e forte protesta dei lavoratori dei cantieri edili di Tortolì e di tutti gli altri 22 centri dell’intera Ogliastra. Una decina di giorni fa, le tre segreterie sindacali di categoria del comparto costruzioni, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil, hanno rilanciato la vertenza. «Dopo la giornata di mobilitazione dei lavoratori del comparto delle costruzioni, tenutasi circa un mese fa, los corso 14 luglio a Tortolì (con manifestazione e presidio all’uscita sud della cittadina, lungo al strada statale 125-Orientale sarda per Barisardo), e la manifestazione nazionale tenutasi quattro giorni più tardi nella capitale, comunicano lo stato di agitazione della categoria fino a quando la Provincia Ogliastra e la Regione non convocheranno un incontro con le parti sociali di settore del territorio al fine di verificare i tempi e le modalità di avvio dei cantieri lungo la nuova strada statale 125 (si tratta del collegamento veloce con Cagliari), la strada statale 389 (la Arbatax-Nuoro), la strada provinciale 27 (la Villagrande Strisaili-Tortolì) e la strada provinciale 198». Il comunicato a firma dei tre segretari dell’Ogliastra di Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil, Giovanna Muscau, Maurizio Piras e Mario Arzu prosegue. «A dichiararlo sono le centinaia di lavoratori edili che sono stati impegnati nei lavori di costruzione della nuova strada statale 125-Orientale sarda, e della strada statale 389 per Nuoro». Per proseguire ancora: «Lavoratori che, dopo anni di disoccupazione e mobilità in deroga, sono rimasti senza alcuna prospettiva di lavoro e nessun ammortizzatore sociale».

I lavoratori edili chiedono con forza meno “annunci spot” sui giornali da parte dei rappresentanti della Regione e più certezze sui tempi di apertura dei cantieri per dare piena occupazione». Ma eccole conclusioni di Mario Arzu, Maurizio Piras e Giovanna Muscau: «Annunciamo che in mancanza di risposte adeguate a partire dal mese di settembre, si attiveranno presidi e iniziative di mobilitazione. Non ci vogliamo rassegnare perché non terminare le sopracitate infrastrutture viarie rappresenta un danno per l’economia e per lo sviluppo di tutto il territorio ogliastrino». Per effetto della crisi devastante che dal 2008 a oggi ha più che dimezzato la forza lavoro dell’area provinciale, migliaia di persone sono senza lavoro. Da qui la forte contestazione sui ritardi ritardo di Anas, Regione ed ex Provincia Ogliastra nella realizzazione delle infrastrutture primarie.

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