La Nuova Sardegna

Nuoro

Premio Deledda, valanga di manoscritti

Premio Deledda, valanga di manoscritti

Riflettori puntati su Galtellì: 177 le opere pervenute da tutto il mondo al concorso internazionale

20 agosto 2015
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Oltre ogni più rosea aspettativa il risultato ottenuto alla chiusura del bando del premio letterario 2015 in onore a Grazia Deledda: 177 i manoscritti pervenuti da oltre 22 paesi e precisamente 88 dall’Italia (10 dalla Sardegna e due scritti in sardo), 29 Stati Uniti, 9 dal Regno Unito, 7 dal Canada, 5 dall’India 4 Israele, 3 Nigeria, 2 Hong Kong, 1 Australia, Camerun, Egitto Francia Germania,Ghana, Jamaica, Pakistan, Portogallo, Singapore, Zambia, Palestina. Intenso il lavoro che in questo periodo sta portando la commissione internazionale presieduta dalla critica letteraria Neria De Giovanni a definire i cinque finalisti. Gli elaborati, con un massimo di 5000 parole, dovevano essere originali e mai pubblicati, e dovevano essere presentati entro il 20 giugno scorso. «Erano ammessi l’italiano, il sardo e l’inglese – dice il sindaco Giovanni Santo Porcu –. Il genere letterario prescelto è la fiction, in altre parole racconti di fantasia, e non memorie o saggi, che abbiano preso ispirazione dal romanzo “Canne al vento”. Grazie alla collaborazione con l’associazione culturale Beyond Thirty-Nine con sede a Hong Kong presieduta da Ciriaco Offeddu, si è data alla manifestazione una caratura internazionale dell’evento, facendo viaggiare il nome di Galtellì e della Deledda nei salotti buoni della cultura nel mondo».

L’evento culturale avrà il suo apogeo nella settimana dal 19 al 24 ottobre.

«Siamo veramente contenti del risultato ottenuto, essendo per noi, piccola comunità, la prima volta e comunque organizzare una manifestazione di caratura internazionale non è semplice.Grazie al dottor Offeddu e Neria De Giovanni si è lavorato tanto nella divulgazione. Da anni – conclude il sindaco – Galtellì ha intrapreso la strada della sua valorizzazione culturale come elemento di lustro, di sviluppo e di crescita economica. La Deledda per troppi anni è stata tenuta all’angolo nel mondo della cultura che conta, lavoriamo per ricollocarla nelle posizioni di vertice, visto che grazie anche ai nostri ambienti, descritti nel “Canne al vento”, abbiamo contribuito al Nobel. Oggi abbiamo aggiunto un'altro tassello alla sua valorizzazione puntando in alto ed intercettando un settore turistico/culturale predisposto alla destagionalizzazione. È una nuova scommessa per la mia Comunità e per questa amministrazione e se questi sono i presupposti abbiamo ottime probabilità di vincerla». (n.mugg.)

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