La Nuova Sardegna

JERZU. Si dichiarano “pronti alla mobilitazione per difendere la salvaguardia di un bene storico identitario come il ponte di San Paolo”. E per questo chiedono che venga convocato al più presto un consiglio comunale straordinario. Partono all’attacco, dunque, i consiglieri comunali di Jerzu, Gianluigi Piras, Gianni Carrus e Simona Demurtas, e spiegano anche che attorno alla questione non c’è più tempo da perdere, perché oggi, spiegano, nella sede della Provincia dell’Ogliastra, «verranno aperte le buste relative all’appalto per l’affidamento dei servizi di studio e fattibilità, progettazione preliminare e definitiva, per l’intervento ponte San Paolo». Si tratta di un appalto piuttosto grosso, spiegano i consiglieri, che vale circa due milioni e 700mila euro, è ha come obiettivo quello di eseguire alcuni interventi urgenti per mitigare il rischio idrogeologico e per risolvere alcuni danni provocati dal ciclone Cleopatra.

«L’appalto – spiegano i tre consiglieri comunali – preve tre possibili soluzioni, ma tutte prevedono la demolizione del ponte San Paolo. Il ponte, se è vero che da una parte risulta in condizioni di criticità sia nel piano delle fasce pluviali, sia nel Pai, e che risulti inadeguato al convogliamento in sicurezza delle piene,il piano di assetto idrogeologico, d’altra parte è allo stesso modo vero che questa condizione riguarda in particolare il fatto che non sia garantito il franco di sicurezza superiore, mentre risulta garantita la portata convogliabile delle acque». Per i consiglieri, insomma, la demolizione del ponte deve essere scongiurata, e l’intervento deve essere riprogrammato in modo da conservare il ponte mettendolo però in sicurezza. Nell’attesa, chiedono di sospendere la gara d’appalto, e di convocare un consiglio comunale ad hoc.