La Nuova Sardegna

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L'OPERAZIONE

Ulassai, piantagione di cannabis, sessantenne finisce nei guai

I carabinieri durante il sequestro della pianragione
I carabinieri durante il sequestro della pianragione

L'uomo, sorpreso a curare le 50 piante che ormai avevano raggiunto i tre metri di altezza, si trova ai domiciliari

22 settembre 2015
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ULASSAI. Nella mattinata di martedì 22 settembre, i militari della stazione di Ulassai, coordinati dagli uomini della Squadriglia di Jerzu, su disposizione della Procura della Repubblica di Lanusei, in ottemperanza della misura degli arresti domiciliari emessa dall’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Lanusei,  hanno tratto in arresto Mario Boi 60 enne di Ulassai  per il reato di coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel mese di maggio 2015, il comando stazione di Ulassai, col fine di contrastare il noto fenomeno della coltivazione ai fini di spaccio di cannabis indica (nella zona favorito dalle particolari condizioni climatiche ed ambientali), aveva eseguitoa una mappatura del territorio, individuando una zona alquanto impervia denominata “Frommiga-Corda”, interessata anche in passato (nel 2013 era stata sequestrata una piantagione) da colture illecite. Diverse battute eseguite dai militari su quel territorio avevano permesso di trovare una piantagione in ottime condizioni vegetative e ben occultate nella fitta macchia, alimentata da un articolato impianto di irrigazione.

I carabinieri di Ulassai, attraverso numerosi servizi di osservazione, svolti con il prezioso ausilio dei militari della Squadriglia di Jerzu, hanno così mosso i primi passi dell’indagine, in seguito denominata ironicamente “Pro-Fumo”, per il caratteristico odore emanate dalle piante. I militari hanno monitorato la coltura per settimane, documentando l’attività del 60enne che periodicamente, in orari non sospetti, si recava nel terreno impervio da raggiungere, di proprietà non sua, per curare il redditizio raccolto. La vicinanza al centro abitato permetteva allo stesso di raggiungere indisturbato il posto.

Grazie alle indagini è stato possibile accertare la responsabilità, per il reato di coltivazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di Boi, pensionato con  precedenti specifici. Una volta raccolti sufficienti elementi probatori nei suoi confronti, è stata avanzata alla Procura della Repubblica di Lanusei una richiesta per l’applicazione di idonea misura cautelare eseguita dai militari della Compagnia di Jerzu, guidati dal maresciallo capo Alessandro Ruggiu.

Le 50 piante di cannabis rinvenute, nel frattempo cresciute fino a raggiungere l’altezza di 3 metri, tutte provviste di infiorescenze, sono state poste sotto sequestro in attesa di essere analizzate ed in fine distrutte. La piantagione avrebbe fruttato all’arrestato una somma stimata intorno ai 100mila euro.

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