La Nuova Sardegna

Nuoro

La Coldiretti fa il pienone all’Expo 2015

La Coldiretti fa il pienone all’Expo 2015

Dalla Barbagia alla Baronia e all’Ogliastra, le aziende agricole e pastorali di Nuoro e provincia grandi protagoniste a Milano

23 settembre 2015
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NUORO. Nuoro e il Nuorese grandi protagonisti della settimana di Coldiretti Sardegna all’Expo 2015 di Milano. Lo è stata non solo con i sapori e i profumi dei prodotti genuini delle aziende agricole, ma anche con i suoni, i canti e i colori dei gruppi folk che hanno animato il Padiglione giallo richiamando la curiosità di migliaia di visitatori che proprio nei sette giorni “sardi” hanno fatto registrare il record di presenze all’interno dell’esposizione mondiale ospitata nel capoluogo della Lombardia.

«Per rappresentare la nostra agricoltura in Expo abbiamo scelto la strada più difficile, ma anche la più vera e reale – commenta il presidente di Coldiretti Sardegna Battista Cualbu –. Non potevamo presentarci ad una esposizione internazionale del cibo in cui sono presenti in forze le più grandi multinazionali con le sole nostre produzioni decostentualizzate dalla propria terra di origine. Ma abbiamo voluto rappresentarle nella propria comunità, in quel mondo magico chiamato Sardegna, antico e innovativo allo stesso tempo».

«Siamo riusciti – prosegue il direttore di Coldiretti Sardegna, Luca Saba – facendo sistema, coinvolgendo tutto il mondo agricolo: non solo le aziende dunque, ma anche le agenzie agricole, i consorzi di tutela, le cooperative, l’università, le associazioni e tutte le persone che amano e lavorano con passione per il bene del mondo rurale».

In questo contesto uno spazio importante se lo è ritagliato la provincia di Nuoro confermandosi la patria più autentica della cultura e dell’identità agricola e pastorale in particolare.

A rappresentarla molte produzioni che oltre ad essere esposte negli stand davanti al palazzo Coldiretti, hanno caratterizzato il menù delle colazioni, pranzi, merende e cene che quotidianamente sono stati serviti a oltre seicento persone.

Sono i casi del Fiore sardo di Simone Cualbu di Gavoi, il pecorino Dop prodotto negli ovili dei pastori barbaricini; dell’olio di Bolotana di Ozzastrera; del vino della Cantina di Dorgali; del pane dei Saghedu di Dorgali; delle confetture di Bontà del Gennargentu di Fonni; della Pompia di Tholoi di Siniscola; sa frue e il caglio di capretto del caseificio Chiai di Barisardo; la birra artigianale del birrificio Lara di Tertenia; lo spumante di malvasia delle vigne di Bosa di Silattari di proprietà dell’orgolese Nicola Garippa e del macomerese Giovanni Porcu.

Aziende che hanno avuto il pieno di visitatori: i gazebo gialli di Campagna amica sono stati quotidianamente presi d’assalto da persone che non si fermavano solo per degustare i prodotti ma anche per prendere contatti e conoscere meglio quei prodotti ricchi di storia e legati al territorio. «L’Expo è stata una vetrina molto importante per i prodotti sardi – è il commento di Nicola Garippa –. Grazie a Coldiretti abbiamo avuto la possibilità di partecipare a questa vetrina internazionale che sicuramente non si limiterà ai soli sette giorni di gloria ma avrà dei riscontri importanti dal punto di vista commerciale anche nel futuro, non solo per noi che eravamo presenti ma per tutte le produzioni e per la Sardegna». Secondo Garippa, infatti, «la Coldiretti ha avuto il merito di presentare e promuovere l’intero territorio sardo».

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