La Nuova Sardegna

Nuoro

Posada, da rifare tutta la rete di scolo

di Sergio Secci
Posada, da rifare tutta la rete di scolo

Il sindaco Roberto Tola fa il punto della situazione sulle infrastrutture. Ma il piano di protezione civile ha funzionato

03 ottobre 2015
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POSADA. Non ci sono pluviometri del distretto idrografico regionale a Posada ma si stima che le precipitazioni siano state di 26,6 millimetri. «Siamo arrivati al livello di guardia – dice il sindaco Roberto Tola, dopo tre estenuanti giorni passati a coordinare la macchina dei soccorsi –. Sarebbe bastata qualche altra ora di pioggia e la situazione anche in paese sarebbe stata tragica perché ormai tutti i canali di scolo erano al limite della capienza e l’acqua si sarebbe riversata nella parte dell’abitato più bassa».

La macchina dei soccorsi ha funzionato alla perfezione, sgomberate le case di campagna e allertata ala popolazione, non sono però mancati i disagi con i danni più gravi registrati nella borgata di San Giovanni dove si lavora per liberare dall’acqua piazza Cagliari con allagamenti di numerosi seminterrati. Nella zona esiste una condotta che dovrebbe riversare le acque dalla piazza al mare, ma è occlusa da detriti e terra. Allagata la piana con il canale scolmatore Santa Caterina che defluisce comunque verso mare mentre non funziona quello ripulito lo scorso anno dal comune nella zona di sa Chirina con il conseguente inondamento dei terreni circostanti.

«C’e da rifare tutta la rete di raccolta delle acque piovane – spiega il sindaco –. La canalizzazione principale del paese è stata realizzata oltre trent’anni fa, nel frattempo il paese è cresciuto e occorre intervenire con urgenza per evitare disastri». Numerose poi le case collegate con le gronde direttamente all’impianto fognario con la conseguenza che numerosi pozzetti sono andati in tilt.

I maggiori disagi comunque si sono registrati nella circolazione stradale soprattutto nella provinciale per la caletta e sulla statale 125 zona Icis. Le acque si riversano sulla strada rendendo difficoltoso il traffico. Gli escavatori inviati dal Comune hanno liberato le cunette nei pressi dello svincolo per la 131 deviando le acque provenienti da Su Frau mentre i mezzi gestiti dalla provincia, sono intervenuti nelle curve di santa Caterina. Per sistemare la zona tra il campo sportivo e Montelongu, controllata a vista giovedì sera dalla protezione civile, si sta completando il progetto con fondi già stanziati dalla Regione.

Uno smottamento si è registrato sotto la rocca nel centro storico dove anni fa, c’era stata una frana che aveva invaso la circonvallazione. Qui si dovrebbe intervenire e proseguire il consolidamento già iniziato con la posa di altre le reti Erdox per contenere la spinta delle terre nel caso di nuove piogge. Resta l’appello del sindaco perché la Regione stanzi al più presto i fondi per mettere in sicurezza il paese e i suoi abitanti. E la speranza che si risolva al più presto la vicenda dell’appalto per il completamento della diga di Maccaronis, che la scorsa alluvione fu la causa del disastro a Torpè e Posada.

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