La Nuova Sardegna

Nuoro

Alluvione, ora si contano i danni

di Sergio Secci
Alluvione, ora si contano i danni

Torpè, frane e allagamenti. Cabras delibera lo stato di calamità: «Spero che i fondi arrivino presto»

04 ottobre 2015
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Solo con l’intervento di un escavatore si è riusciti a risolvere il problema dell’allagamento in piazza Cagliari, a San Giovanni. Gli operai inviati dal Comune hanno dovuto tranciare delle grosse radici di pino che si erano insinuate nella conduttura sino ad ostruirla. L’asportazione dei grossi rizomi ha permesso all’acqua di defluire verso il mare e finalmente gli abitanti delle case che si affacciano sullo slargo hanno potuto tirare un sospiro di sollievo.

Piazza San Giovanni era ormai allagata da quattro giorni e neppure le idrovore della Protezione civile erano riuscite a liberarla dalla grande quantità d’acqua portata a valle dal nubifragio che ha colpito Posada e in centri del circondario.

«Siamo dovuti intervenire anche con un autospurgo – spiega il delegato ai lavori pubblici Matteo Ruiu – non appena la situazione tornerà alla normalità, provvederemo a ispezionare la condotta con una telecamera per vedere se ci sono altre ostruzioni. Già da domani provvederemo a realizzare pozzetti d’ispezione lungo la linea che ci permettano d’intervenire meglio nel caso di nuove e abbondanti piogge».

Situazione che è tornata alla normalità anche a La Caletta dove il sistema di scolo delle acque realizzato di recente è arrivato al limite con numerosi pozzetti sollevati dalla furia delle acque nella zona del ristorante l’Aragosta e in via Taormina.

«Le opere realizzate di recente dall’amministrazione comunale – dice il consigliere Marco Fadda hanno evidenziato qualche problema. Tutta la zona si è allagata dalle prime acque anche se non ci sono stati i danni di altre volte. Chiediamo che sia eseguito un accurato controllo delle condotte appena realizzate e che l’amministrazione si attivi per completare delle altre due vie d’uscita. Importante e urgente è partire con la canalizzazione che si diparte dalla zona nuova verso Siniscola e che scendendo sino all’incrocio vicino alle poste completando questi lavori e raccogliendo le acque verso piazza Berlinguer. Non meno importante – conclude Fadda – è la pulizia dei canali che portano a s’Arenariu e che in passato, quando venivano effettuate opere di manutenzione, servivano a far defluire velocemente l’acqua verso il mare. A Torpè il comune ha provveduto a ripristinare la portata via dalle acque in località Villanova che porta a casa della famiglia Derosas mentre domani, con il calare della portata del torrente, ripristinerà anche l’accesso ad un'altra famiglia».

Già deliberato lo stato di calamità naturale, «Speriamo che arrivino i fondi promessi per realizzare i canali a monte Nurres dice il sindaco Omar Cabras perché nel caso di nuove piogge assisteremo altrimenti a nuovi allagamenti e disastri. Ne approfitto per ringraziare tutti coloro che si sono prodigati in questi giorni, barracelli, vigili urbani e protezione civile comunale, ente Foreste e corpo rorestale, vigili del fuoco, carabinieri e Polizia».

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