La Nuova Sardegna

SINISCOLA. Opere pubbliche non portate a compimento e mancata liquidazione di quelle già eseguite rischiano di innescare un corto circuito nell'amministrazione di Siniscola. Da un lato la mancata garanzia dell'ente di poter assicurare l'immediata solvibilità nei confronti delle ditte creditrici incaricate dell'esecuzione dei lavori , dall'altra la presenza di opere non ultimate, come quella riguardante gli interventi di mitigazione del rischio idrogeologico nella frazione de la Caletta. A causa di questa situazione di stallo, la giunta Celentano ha ritenuto opportuno avviare le pratiche per agevolare le certificazioni dei crediti ricorrendo all'istituto della cessione pro soluto. In altri termini il comune siniscolese garantisce la sussistenza del credito delle imprese interessate in modo che l'istituto bancario di riferimento possa avviare le procedure di anticipo di liquidità mettendo a saldo le imprese creditrici e attendere poi che la Regione liquidi a sua volta quanto dovuto all'ente locale direttamente alla banca.

Gli importi che le imprese creditrici vantano sono in totale 950mila euro. Di questi 750mila andranno come saldo alla COIR che ha eseguito i lavori nella frazione di Santa Lucia, 150mila alla sassarese Appalti Infrastrutture che ha interrotto, in attesa del pagamento, i lavori sui canali di scolo de La Caletta e 50mila euro alla Frida di Arzana impegnata nei canali di dreno dell'abitato di Siniscola.

Per l’amministrazione l'interruzione di alcuni lavori, cosi come avvenuto a La Caletta, crea notevoli disagi che potrebbero essere risolti con l’anticipo delle somme alle imprese da parte delle banche.