La Nuova Sardegna

Nuoro

Baronia, i sindaci: «Bisogna dare lavori utili ai cassintegrati»

di Homar Farina
 Baronia, i sindaci: «Bisogna dare lavori utili ai cassintegrati»

I primi cittadini scrivono al presidente Francesco Pigliaru «Ci sono molte opportunità, dall’ambiente fino al turismo»

22 ottobre 2015
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SINISCOLA. Attendono ancora delle risposte da parte della Regione i 412 ex lavoratori del comparto tessile che hanno cessato di percepire gli ammortizzatori sociali nel 2014. Dopo le non confortanti notizie giunte in Baronia sui ritardi dell’avvio dei cantieri verdi, dovuti al fatto che occorre il riconoscimento delle aree interessate come zone deindustrializzate, mentre a Macomer, Ottana, Noragugume, Borore, Orani e Sarule possono essere attivati con fondi del 2012 e 2013, si cerca di trovare altre vie possibili in tempi brevi.

I comuni di Siniscola, Lodè, Posada, Torpè, Orosei, Budoni e l’Unione dei Comuni del Montalbo convergono su una linea comune, fornendo degli indirizzi alla Regione, che possano aprire uno spiraglio occupazionale per gli ex Legler (che al 1° gennaio saranno 68), andando oltre gli strumenti già messi in campo come Flexicurity e Welfare to work, che a detta degli amministratori locali non sono sufficienti. I campi di impiego, per i sindaci che hanno inoltrato un documento al presidente Francesco Pigliaru e all’assessore regionale al Lavoro Virginia Mura, possono essere molteplici, viste anche le fragilità che il territorio baroniese ha evidenziato, sia in seguito a fattori climatici sia dal punto di vista della crisi occupazionale . Ed è così che si è pensato di poter dare piena disponibilità per portare avanti progetti legati alla tutela ambientale in chiave preventiva con l’incremento di manodopera, come quelli riguardanti i rischi idrogeologici, la bonifica di aree utilizzate come discariche, oltre alle campagne per la prevenzione degli incendi boschivi. «Altri campi di impiego potrebbero essere – si legge nella nota – quelli della valorizzazione delle peculiarità ambientali, culturali, del patrimonio archeologico e dello sviluppo turistico». La linea comune di intenti dei sindaci, che chiedono alla Regione risposte immediate, nasce a seguito dell’accordo tra l’assessorato regionale al Lavoro e le organizzazioni sindacali sottoscritto nel 7 agosto scorso, al quale ha fatto seguito l’incontro del 2 ottobre del comitato di monitoraggio per fare il punto sugli accordi presi in merito alla vertenza Tessile.

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