La Nuova Sardegna

Nuoro

Soldi pubblici e sprechi a Siniscola

Soldi pubblici e sprechi a Siniscola

Zente Nova critica l’assessore Lucio Carta per l’utilizzo dei fondi per le opere

22 ottobre 2015
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SINISCOLA. Alla luce dell’ordinanza di chiusura del plesso scolastico delle scuole de La Caletta, per la caduta di calinacci all’interno delle aule, il movimento d’opposizione Zente Nova chiede spiegazioni all’assessore ai Lavori Pubblici Lucio Carta in merito al suo operato in questi anni, passando in rassegna alcuni lavori che, si legge in una nota stampa, «sanno tanto di beffa”.

Zente Nova punta l’indice su cinque interventi (4 a La Caletta e uno a Siniscola). In particolare, la ristrutturazione dell’ex casello del Genio civile, chiuso nei giorni scorsi per questioni di sicurezza, ha avuto un costo di 600mila euro e «a distanza di 5 anni– continua la nota – risulta inagibile». Così per il nuovo plesso, prima destinato a casa per l’infanzia e poi individuato come possibile sede della scuola media, per il quale sono stati investiti 400mila euro e ora ne occorrono altri 100 per portare a compimento l’opera: «Una cifra esorbitante», per Zente Nova. Sotto esame anche i lavori di adeguamento dei canali de La Caletta: il primo stralcio (zona via Cagliari) di 500mila euro, dove vengono individuati cumuli di inerti, con la zona praticamente non bonificata e circa 720mila euro per il secondo stralcio di via Ancona e villaggio Milano che la minoranza definisce come «un campo bombardato e non una strada asfaltata pochi mesi fa».

Anche la zona urbana siniscolese di via Piemonte solleva non poche perplessità in seno al gruppo d’opposizione. «Viene da chiedersi che fine abbiano fatto il finanziamento regionale di 768mila euro per la riqualificazione del centro storico, il milione e 200mila euro destinati alla Casa del Parco e i 166mila euro dell’intervento immateriale denominato sistema di gestione parco. Dopo 7 anni dagli incarichi, il selciato di via Piemonte interessa solo metà della strada e la Casa del Parco è totalmente abbandonata». (h.f.)

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