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Sagra delle castagne record con trentamila visitatori

di Giovanni Melis
Sagra delle castagne record con trentamila visitatori

ARITZO. Un successone. Nonostante la parentesi del blitz dei Nas, la 45ª edizione della Sagra delle Castagne ha fatto numeri da record: ottanta i pullman arrivati in paese, 30mila le presenze, dicono...

26 ottobre 2015
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ARITZO. Un successone. Nonostante la parentesi del blitz dei Nas, la 45ª edizione della Sagra delle Castagne ha fatto numeri da record: ottanta i pullman arrivati in paese, 30mila le presenze, dicono gli organizzatori della manifestazione fieristica che valorizza il principale frutto della montagna del Gennargentu. Comune e Pro loco hanno predisposto un ricco calendario di eventi, che già dall’altro ieri ha attirato tantissimi turisti. Una sagra che è divenuta paradigmatica per l’idea di valorizzazione dei prodotti del bosco. E di questo ha parlato l’amministrazione civica guidata da Gualtiero Mameli, attraverso le mostre dedicate ai biotopi del territorio. Le castagne rappresentano una fonte economica rinnovabile, al pari degli altri frutti di bosco come nocciole e noci. Il territorio medio barbaricino, tra Gadoni, Belvì, Aritzo, Desulo e Tonara detiene il 90% della produzione regionale di questi frutti. E il Comune ragiona seriamente ad un progetto condiviso che agevoli questo tipo di colture, assieme all’Ente foreste, che gestisce una grandissima superficie di bosco. Sotto il profilo dell’accoglienza la Pro loco, presieduta dall’attivissimo Libero Loi ha predisposto una rete informativa per consentire ai turisti la visita ai vari monumenti del paese e ai centri espositivi.

Sono stati poi apparecchiati i momenti di degustazione di castagne arrosto e vino novello che quest’anno sono di eccellente qualità. Dopo gli interventi disinfestanti si è avuto un buon raccolto complessivo; i frutti si presentano sani e di generose dimensioni. Ottime le aspettative anche per il vino, soprattutto nei vigneti del vicino Mandrolisai ove si pregusta una ottima annata di vendite. Presso l’osteria su Tzilleri de su poeta erano disponibili i rossi, bianchi e rosati di Atzara, Meana, Sorgono ed Ortueri. Riguardo alla cultura sono stati particolarmente affollati l’ecomuseo della Montagna sarda; la mostra permanente Bruxias, con il suo contorno di mito e mistero che attira tantissimo. Per gli spettacoli hanno concluso con il concerto in piazza e i canti del coro polifonico Bachis Sulis che hanno anche accompagnato i turisti nella visita degli angoli suggestivi della villa d’Aritzo.

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