La Nuova Sardegna

Nuoro

Il marchio Tèssere dal sogno alla realtà in soli diciotto mesi

di Claudia Carta
Una donna al telaio in un'immagine d'archivio
Una donna al telaio in un'immagine d'archivio

Il progetto è stato ideato dalle coop di Jerzu e Baunei. Raccolta, riuso e riconversione del materiale tessile usato

29 ottobre 2015
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JERZU. “Tèssere è un progetto, un sogno, una visione. È l’idea che può esserci un modo nuovo di pensare il lavoro, di vivere l’ambiente, di instaurare relazioni tra le persone”. Diciotto mesi fa il sogno si è trasformato in realtà. Oggi Tèssere brilla di luce propria, sfida i mercati, si apre all'esterno e si propone quale marchio di qualità, innovazione, sostenibilità e coesione sociale.

Il marchio, depositato nei giorni scorsi, mira a tutelarne la proprietà, garantendo l’eccellenza di un lavoro dagli aspetti e risultati poliedrici. Da gennaio 2014 e per i 18 mesi successivi, il progetto – portato avanti dalle coop. sociali L’Aquilone di Jerzu e Schema Libero di Baunei, che ha visto coinvolti anche i centri ogliastrini di Cardedu e Santa Maria Navarrese – ha previsto la raccolta, il riuso e la riconversione del materiale tessile usato, riconoscendo in esso un’importante risorsa da inserire in un nuovo processo produttivo.

Occupazione e valorizzazione delle risorse umane del territorio a cui si aggiunge la dimensione ambientale e quella sociale. Materiale tessile che, una volta donato e depositato nei quattro centri di raccolta, è stato riutilizzato in diversi modi: trasformato secondo il tradizionale sistema de “sa trama ‘e manta” per realizzare “mantas de stracciu o de sappulus” al telaio (coperte, tappeti, arazzi, complementi d’arredo); trasformato con ago e filo per la realizzazione di altri capi d’abbigliamento, accessori, lavori di tappezzeria; devoluto alla Caritas diocesana e distribuito alle persone che ne avevano necessità.

Ago e filo, trama e ordito, passione e competenza, lavoro. La concretezza del progetto nato in Ogliastra è arrivata al Salone dell'innovazione al servizio dell'impresa in Sardegna (Sinnova); allo Smart Cityness, il Festival dell’innovazione nel territorio e della collaborazione locale; è entrato a far parte della rete Sardegna Produce Verde e ha ricevuto la menzione speciale nell’ambito del premio “Sterminata Bellezza 2014”, promosso da Legambiente. Numerose le esposizioni e i punti vendita installati; notevole la presenza a fiere e manifestazioni di primo piano, tra cui l’Expo di Milano e il Sardegna store di Roma.

Quasi 10 mila gli accessi al sito internet (www.tesserelab.it) e “cliccatissima” anche la pagina Facebook del progetto che fa incetta di “Mi piace”, secondo un piano di comunicazione che nulla ha lasciato al caso. I numeri parlano da soli: 540 kg di materiali tessili raccolti; 1.115 kg, la quantità di abbigliamento usato conferito nei centri di raccolta, per una media di 62 kg di abbigliamento al mese; 330 kg di materiale raccolto e devoluto alla Caritas Diocesana, alle associazioni di volontariato presenti sul territorio e alle persone bisognose; 13 le persone assunte per 18 mesi a tempo determinato; 10 le famiglie assistite attraverso la distribuzione gratuita di abbigliamento usato. Perché “Tèssere è la certezza che si possa realizzare ora un futuro migliore del presente”.

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