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l'incidente

Galtellì dà l'addio al ristoratore schiacciato dalla sua auto

Nino Muggianu
Un momento dei funerali
Un momento dei funerali

Una grande folla in paese ha partecipato ai funerali di Patrizio Cosseddu

13 novembre 2015
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GALTELLÌ. Giovedì 12 Galtellì si è fermata per dare l’estremo saluto a Patrizio Cosseddu, il ristoratore che mercoledi mattina è deceduto in seguito alle ferite riportate dopo essere stato schiacciato dalla propria auto. I funerali sono partiti dalla casa del defunto in via Ciusa prima di raggiungere la chiesa parrocchiale del Santissimo Crocifisso. Tantissima la gente che ha voluto accompagnare Patrizio nell’ultimo viaggio al cimitero. La santa messa è stata concelebrata dal parroco don Ruggero Bettarelli e don Antonio Mula, entrambi amici di Patrizio Coseddu.

«Patrizio sarebbe contento se noi accogliessimo i suoi esempi – ha detto nella sua omelia don Bettarelli- se dovessimo cercare una parola che possa sintetizzare la vita di Patrizio , credo di non sbagliare nel dire che è stata una persona che ha dato e che si è voluto far voler bene da tutti. Patrizio era diventato amico degli emarginati. Grazie – ha concluso il parroco – perché hai accettato la mia amicizia». La notizia del tragico incidente a Galtellì era piombata in tarda mattinata nel centro della Bassa Baronia come un fulmine ciel sereno, destando commozione e tristezza. Patrizio Cosseddu era molto conosciuto e stimato da tutti in paese dove si faceva voler bene anche per alcune sue iniziative durante l’ultima alluvione, che non sono state mai dimenticate dai galtellinesi.

«Patrizio era uno dei pionieri della ristorazione di qualità e soprattutto dell’albergo diffuso – ha detto il sindaco di Galtellì Giovanni Santo Porcu – È il primo che ha creduto nelle politiche dell’amministrazione acquistando delle piccole strutture e trasformandole in luoghi di ospitalità e dando origine all’albergo diffuso». «Quindi – ha aggiunto il sindaco – possiamo dire che a Patrizio la comunità di Galtellì deve questo. È stato un personaggio che ha creduto sin dall’inizio in questo processo di metamorfosi. Ha avuto diverse strutture all’interno del centro abitato , sempre in affitto finché assieme al fratello aveva aperto l’attività di via Nazionale. So che stavano ragionando anche in altri contesti per ampliare l’attività. Uno che sin dall’inizio ha creduto nella ristorazione di qualità. Uno che si è messo a disposizione anche nell’alluvione del 2004. In quei momenti drammatici che non conoscevamo, Patrizio Cosseddu ha messo la sua struttura a disposizione di tutti i mezzi di soccorso che c’erano per aiutare la popolazione alluvionata e fornito piatti caldi a tutte le forze che erano in campo, senza lesinare in alcun modo le sue energie e soprattutto, a titolo gratuito. Uno che – conclude il sindaco – sicuramente mancherà a tutta la comunità. Ultimamente aveva avuto un ictus che gli aveva lasciato un segno nella deambulazione , un problema che è arrivato un paio di ani fa. Un colpo che lo ha costretto a rallentare la sua attività e fare un corso di recupero».

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