La Nuova Sardegna

La Confraternita di Galtellì di Santa Croce si appresta a celebrare un’ importante ricorrenza storica: quattro secoli di fede e devozione. Le circostanze cronologiche portano con grande probabilità a pensare che la Confraternita, una delle più antiche in tutta l’isola, sia stata fondata poco dopo l’ufficializzazione dei fatti miracolosi del prodigioso Crocifisso di Galtellì arrivato secondo la tradizione più comune dal mare e mai più portato altrove. Un cammino religioso ininterrotto da ormai quattrocento anni. Sabato pomeriggio una messa ricorderà per volontà dei confratelli questo lungo percorso di cristianità. Per la speciale occasione sono state invitate a partecipare alla funzione tutte le Confraternite dei paesi della Valle del Cedrino, Orosei Irgoli Loculi e Onifai. Confratelli e consorelle prenderanno parte alla processione che alle 16 partirà dalla chiesetta medievale di Santa Croce, oratorio dell’omonima confraternita, e che si concluderà dinanzi la chiesa parrocchiale del Santissimo Crocifisso dove il parroco Don Ruggero Bettarelli celebrerà la messa. Per quattro secoli la Corfaria di Santa Rughe non ha mai patito crisi di identità o interruzioni temporali. Assieme alla Confraternita delle Anime ha coordinato i riti religiosi della comunità di Galtellì rafforzando il forte sentimento religioso che tutt’oggi caratterizza il paese della bassa baronia. Sacre custodi di antiche tradizioni, riti secolari, canti rituali e pratiche devozionali. Protagoniste della vita religiosa Sas Corfarias hanno custodito per secoli sino ai giorni nostri in maniera inalterata e con uguale intensità i riti ancestrali delle funzioni religiose che scandiscono la vita delle nostre piccole comunità. Cerimonie, funzioni e processioni, in particolar modo i riti della Settimana Santa, momento culmine della vita religiosa.