La Nuova Sardegna

Nuoro

Nuovo passo verso le 7 vette del mondo

di Paolo Merlini
Nuovo passo verso le 7 vette del mondo

Lobina va avanti nel progetto Seven Summits: ha appena scalato la Carstensz Pyramid in Nuova Guinea, 4884 metri

06 dicembre 2015
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NUORO. Un nuovo passo avanti verso la vetta, anzi le sette vette del mondo, per Angelo Lobina, 53 anni, il commerciante nuorese cultore di alpinismo e arrampicata che è sempre più determinato a coronare il sogno di tanti appassionati di montagna: portare a termine la scalata delle cime più alte del mondo. Angelo è appena tornato da Papua, Nuova Guinea, dove ha raggiunto la vetta del Carstensz Pyramid, a 4884 metri d’altezza.

Racconta la sua ultima avventura al rientro in città, ma chi ne segue l’impresa ha già potuto conoscerne le tappe attraverso il profilo facebook (Sardegna7summit) o il sito web dedicato (sardegna7summits.it). La scalata ha richiesto complessivamente un periodo di 13 giorni, a cominciare dall’arrivo a Papua dove Lobina si è unito a una spedizione internazionale di undici membri tra i quali era il solo italiano. «La Regione è piovosissima – racconta – e questo è già un elemento di difficoltà nella scalata. Dopo essere arrivato al campo base, a quota 4260, attraversando una giungla tropicale, ho cominciato la scalata sino alla vetta, a 4884 metri. Un’ascesa non banale, con numerosi tratti di arrampicata particolarmente importanti. Una volta in cima, altrettanto complicata è stata la discesa».

La Carstensz Pyramid è la quarta vetta (tra le sette) affrontate con successo da Angelo. Tutto è cominciato il 30 gennaio dello scorso anno, quando lo scalatore nuorese ha raggiunto insieme con il gavoese Paolo Mulas la cima dell’Aconcagua (Argentina), a poco meno di settemila metri. Nel luglio successivo è toccato all’Elbrus, la vetta più alta d’Europa con 5642 metri (Russia). Il 14 novembre, sempre del 2014, invece la bandiera dei quattro mori, che Angelo fa sventolare su ciascuna vetta raggiunta, faceva mostra di sé nel Kilimangiaro, in Tanzania, a 5895 metri d’altezza (a Uhuru Peak).

Ora lo scalatore nuorese dovrà cimentarsi nelle ultime tre prove: il Denali in Alaska, 6197 metri, che sarà la prossima e tenterà nel maggio del 2016. Un’impresa molto difficile, perché, temperature a parte, nella via verso la vetta dovrà arrampicarsi sulla parete più alta del mondo. Le ultime due tappe sono Mount Wilson, in Antartide (4897 m.) e ultima non certo per importanza l’Everest, cioé la montagna più alta del pianeta con i suoi 8848 metri (tra la Cina e il Nepal). Angelo Lobina dovrebbe concludere il progetto nella prima metà del 2017, diventando così il primo sardo a completare il Seven Summits (sarebbe il primo anche per l’Everest). Il sogno di Angelo ha costi elevati, che sinora ha affrontato interamente da solo. Forse la Sardegna, attraverso i suoi enti – dal Comune di Nuoro alla Regione – potrebbe dargli una mano, così come è stato fatto per altri sportivi dell’isola.

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