La Nuova Sardegna

Nuoro

Fermi i lavori nella “125”: i sindacati si mobilitano

di Lamberto Cugudda
Fermi i lavori nella “125”: i sindacati si mobilitano

Denunciate le discordanze tra Regione e Provincia e i cronoprogrammi Anas I lavoratori in mobilità sono oltre cento: chiesta una corsia preferenziale

19 gennaio 2016
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Ancora problemi in relazione agli ultimi tratti della nuova strada statale 125-Orientale sarda, il collegamento veloce Tortolì-Cagliari. A lanciare l’allarme sono i sindacati di categoria degli edili dell’Ogliasta, Fillea-Cgil, Filca-Cisl e Feneal-Uil. «Nei mesi scorsi – fanno rilevare Maurizio Piras e Giovanna Muscau, responsabili, a livello Ogliastra, di Filca e Fillea – Regione e Provincia avevano dato assicurazione di un imminente avvio dei lavori in Ogliastra per il completamento della nuova strada statale 125-Orientale sarda e della strada provinciale 27 (Villagrande-Tortolì), ma così non è stato. Dobbiamo constatare, purtroppo e ancora una volta, nostro malgrado, quanto siano discordanti le comunicazioni che riceviamo negli incontri ufficiali con Regione ed ex Provincia, dai cronoprogrammi effettivi dell’Anas e delle aziende che dovrebbero avviare le opere pubbliche incompiute in Ogliastra». Le organizzazioni sindacali di categoria sono deluse «dal riscontro fornito dalle aziende che si sono aggiudicate i lavori sulla nuova strada statale 125, alle quali avevamo semplicemente chiesto un incontro in base al vigente Contratto nazionale di lavoro, per dare inizio a un confronto sull’avvio dei cantieri di Tortolì e Tertenia». E precisano che, di fatto, con le risposte che sono state fornite viene messo in serio dubbio la validità della contrattazione d'anticipo – strumento prezioso nato per valorizzare il ruolo delle parti sociali – soprattutto sul versante dei temi legati alla sicurezza e all'organizzazione del lavoro. E anche per tenere sotto stretta osservazione gli aspetti legati alla formazione e alla tutela dell'occupazione locale. «Con questo documento – proseguono i sindacalisti – lanciamo l’allarme perchè, se la contrattazione verrà effettuata dopo che le suddette imprese avranno ultimato i cantieri della Sassari-Olbia e dopo aver trasferito tutte le unità lavorative in Ogliastra, sarà a tutti gli effetti una contrattazione senza alcun valore. Ricordiamo che sul completamento dei lotti della nuova strada statale 125 ci sono grosse aspettative degli oltre 100 operai che vi hanno operato fino a qualche anno fa. E che attualmente sono ancora in mobilità in deroga e/o disoccupati. Molti di essi attendono di rientrare al lavoro: le istituzioni e le parti sociali dovranno dare risposte».

I sindacati di categoria sottolineano che buona parte dei lavoratori residenti in Ogliastra sono altamente professionalizzati nel settore delle costruzioni, per avere lavorato nei precedenti cantieri Anas. Pertanto – concludono – appare quantomeno discutibile sotto il profilo dei maggiori costi per l'azienda, attuare un trasferimento di unità lavorative dal cantiere di Olbia e di personale proveniente da altre regioni d'Italia, a Tertenia o Tortolì, senza prima avere soddisfatto le richieste locali».

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