La Nuova Sardegna

Nuoro

Gavoi, il Bim Taloro in campo contro il cyberbullismo

GAVOI. “Genitore digitale”, un progetto per combattere il bullismo sul web attraverso il coinvolgimento di famiglie e insegnanti. Lo ha organizzato il Bim Taloro in collaborazione con l’Ifos-Master...

25 gennaio 2016
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GAVOI. “Genitore digitale”, un progetto per combattere il bullismo sul web attraverso il coinvolgimento di famiglie e insegnanti. Lo ha organizzato il Bim Taloro in collaborazione con l’Ifos-Master in criminologia, l’impresa Nuovi Scenari e il ministero della Giustizia. «L’obiettivo – spiegano i promotori – è fornire alle famiglie e agli insegnanti strumenti di prevenzione capaci di tutelare i ragazzi che sempre più spesso, senza alcun controllo da parte degli adulti, utilizzano il web». Il progetto prevede incontri sui temi del cyberbullismo che coinvolgono i tredici comuni che fanno parte del Bim: Austis, Desulo, Tonara, Fonni, Gavoi, Lodine, Mamoiada, Ollolai, Olzai, Orgosolo, Ovodda, Teti Tiana e Tonara. Le attività inizieranno mercoledì prossimo.

Il fenomeno del bullismo è una delle cause principali della dispersione scolastica, del degrado sociale e di condotte al margine della legalità. Per questo è così importante l’iniziativa del Bim Taloro.

«Si tratta di un intervento innovativo per la Sardegna – dice il presidente del Bim Taloro Giovanna Busia – In questo modo si vuole favorire la sinergia tra istituzioni scolastiche e famiglie e sostenere il lavoro che, quotidianamente, impegna gli operatori sociali dei servizi comunali e delle Asl. Un intervento sovracomunale che contraddistingue anche in questo caso la politica dell’attenzione verso le problematiche dell’adolescenza e dei giovani che il Bim porta avanti da anni».

Anche per il direttore Ifos Luca Pisano l’iniziativa, unica nel suo genere in Sardegna, aiuterà gli adulti a prevenire i comportanti online a rischio dei ragazzi. Sono sempre di più gli studenti che, nella loro vita scolastica, hanno subito almeno un atto di bullismo. E spesso i prepotenti rendono la vita impossibile ai ragazzi anche sul web.

«Il progetto – spiega Pisano– è stato realizzato in collaborazione col ministero della Giustizia.

Attraverso “Genitori digitale”, vale a dire un gruppo di genitori adeguatamente formati nelle tecniche di prevenzione dei comportamenti online a rischio, si vuole creare anche in Italia un network di operatori sociali disponibili a supervisionare le attività online dei ragazzi. L’iniziativa – ricorda Pisano– è già stata realizzata negli Stati Uniti e ha ottenuto importanti risultati. In America c’è stata una sensibile riduzione dei comportamenti devianti manifestati dai minorenni nella rete». Soddisfatto dell’iniziativa anche il direttore di Nuovi scenari, il sociologo Pino D’Antonio.

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