La Nuova Sardegna

MAMOIADA. Scarico dei reflui: se n’è parlato in un incontro a Mamoiada. La questione è importante per il paese, vista la presenza di numerose cantine. Considerate le disposizioni sul settore, risalenti al 2008, e tenuto conto dei problemi che si verificano in coincidenza con i periodi di macinazione delle uve e di preparazione del vino, diventa urgente informare e sensibilizzare gli imprenditori operanti in tale ambito. Infatti, nei mesi autunnali, le condotte trasportano gli scarti della vinificazione, andando a gravare notevolmente sugli impianti di depurazione, che non riescono a tollerare un carico di lavoro così elevato. Per questo motivo, vengono immesse direttamente nei corsi idrici e, quindi, nel Cedrino, acque che hanno una forte caratterizzazione inquinante, a discapito dei fondi agricoli immediatamente confinanti. In materia esistono delle normative precise, che impongono una serie di accorgimenti riguardanti non solo le produzioni “ufficiali” ma anche chi si produce qualche bottiglia di Cannonau per sé. A questo proposito, i controlli dei Na sono diventati sempre più diffusi. Va ricordato che eventuali carenze potrebbero portare a sanzioni amministrative e a vere e proprie violazioni di natura penale. Nei giorni scorsi, nella sala consiliare, Fabrizio Pascalis e Gianluca Pau, tecnici di Abbanoa, hanno chiarito numerosi aspetti. La riunione, convocata dal sindaco Luciano Barone, è stata l’occasione per fornire le indicazioni necessarie. L’ente regionale, dal canto suo, ha preso con il Comune impegni precisi per rendere efficienti le condotte e potenziare la depurazione. Una buona notizia per Mamoiada, che potrebbe risolvere definitivamente l'annosa questione della depurazione. (ma.s.)