La Nuova Sardegna

Nuoro

La grande guerra dei soldati di Lodè

di Luciano Piras
La grande guerra dei soldati di Lodè

“Per non dimenticare”, un libro con le biografie dei militari che hanno fatto la ’15-’18

03 febbraio 2016
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«Nel 1915 Lodè contava poco più di 1.800 abitanti (...), dediti alla coltivazione della terra e all’allevamento del bestiame, pochi possidenti e molti poveri che quotidianamente combattevano un’ardua battaglia contro la fame e le carestie». L’Italia monarchica entrò in guerra, cento anni fa, nella prima grande guerra mondiale che durò tre lunghissimi anni e sterminò una generazione intera, persino quella di un paesino sardo lontano lontanissimo dalle trincee: Lodè, appunto. «Centinaia di giovani pastori e contadini che avevano frequentato la cosiddetta scuola impropria, fra cui molti fratelli, fra i 18 e i 35 anni, furono chiamati alle armi e spediti al fronte a combattere una guerra insensata di cui non conoscevano neanche la causa, ad impugnare armi sconosciute e costretti ad ammazzare “eroicamente” altrettanti giovani solo perché si trovavano al di là della linea nemica. Partirono lasciando le loro famiglie a piangere un giovane che difficilmente sarebbe ritornato vivo: trentanove di essi morirono, altri ritornarono, i reduci, provati dagli stenti e dalle malattie, di altri non si ebbe più nessuna notizia e ancora oggi sono ritenuti dispersi».

È da questi brevi cenni storici che prende il via il viaggio tra le “piccole” biografie dei soldati lodeini caduti nella guerra 1915-18: “Per non dimenticare”, questo il titolo del libro appena uscito a cura di Anna Cristiana Farris e Graziano Serra, edito dal Comune (Biblioteca comunale). Un preziosissimo saggio che nel centenario dell’entrata in guerra dell’Italia, rende omaggio a quei poveri ragazzi strappati ai loro cari e alla loro terra. Costretti a partire con una cartolina precetto rossa in mano. Microstorie, tante microstorie che hanno fatto la Storia, schede personali e fogli matricolari che ricostruiscono le singole vicende di chi è morto in combattimento o nei campi di prigioni o sui piroscafi affondati a Golfo Aranci o tra la Grecia e l’Albania. Ma anche dei soldati morti a Lodè per cause di guerra, magari con il foglio di congedo ormai nascosto in un cassetto.

Di ogni giovane militare, Anna Cristiana Farris, ricercatrice appassionata di storie lodeine, e Graziano Serra, già autore di altri lavori monografici sul paese, forniscono un piccolo ritratto che mette insieme tutte le informazioni raccolte. “Piccole” biografie, appunto, con un ricco corredo fotografico e documentale che non può mancare nelle case dei lodeini. Un ulteriore contributo, questo volume “Per non dimenticare”, alla scoperta della propria storia, una storia comunitaria fatta di tante tessere da raccogliere e assemblare, proprio come succede in un grande mosaico.

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