La Nuova Sardegna

Nuoro

Violentò una 25enne a San Teodoro, condannato a 6 anni

Violentò una 25enne a San Teodoro, condannato a 6 anni

Ivan Melis, un trentenne pregiudicato di Mamoiada, si era infilato di nascosto nel letto di una ragazza che dormiva con il fidanzato e l’aveva palpeggiata

27 febbraio 2016
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NUORO. Si era intrufolato di nascosto nella villetta di San Teodoro che una ragazza nuorese aveva preso in affitto con il fidanzato per le vacanze estive. Poi si era infilato nel letto dove la ragazza dormiva con il suo compagno e aveva cominciato a palpeggiarla con violenza nelle parti intime. Ieri il tribunale di Nuoro ha condannato a 6 anni e 8 mesi di reclusione Ivan Melis, 30 anni, un pregiudicato di Mamoiada, per violenza sessuale consumata e violazione di domicilio. Il pm Andrea Ghironi aveva chiesto 5 anni e 4 mesi ma il collegio, presieduto da Giorgio Cannas, ha aumentato la pena: 6 anni per la violenza sessuale e 8 mesi per la violazione di domicilio, oltre alla interdizione perpetua dai pubblici uffici e a una provvisionale di 10mila euro per la vittima.«Una condanna esemplare», ha commentato Gianluigi Mastio, il difensore della ragazza che si è costituita parte civile nel processo.

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La storia, terribile, risale all’agosto di due anni fa quando una coppia di giovani nuoresi è in vacanza a San Teodoro. In discoteca i ragazzi conoscono Ivan Melis. Due chiacchiere, forse un drink insieme e poi via, i due fidanzati tornano nella villetta che hanno preso in affitto nel centro del paese. Non si accorgono che quel ragazzo conosciuto in discoteca li ha seguiti e vanno tranquillamente a dormire. Il mamoiadino, nell’ombra, attende che si spengano le luci della villetta, entra nell’appartamento (le finestre sono spalancate per il caldo afoso d’agosto) e in silenzio si infila nel letto matrimoniale, accanto alla ragazza. Con lei, nel letto, c’è anche il fidanzato. Ivan Melis comincia a toccare la giovane nelle parti intime, con violenza. La ragazza si sveglia di colpo e quando si accorge che quello accanto a lei non è il fidanzato ma uno sconosciuto comincia a urlare. Si sveglia anche il suo fidanzato e a quel punto lo stupratore fugge. Viene poi rintracciato e fermato dai carabinieri di Siniscola il giorno dopo.

Il trentenne, originario di Mamoiada ma residente a La Caletta, era già stato arrestato nel 2013 per lo stesso reato. A La Caletta era entrato furtivamente nella casa abitata da due ragazze e, sotto la minaccia di un coltello, le aveva costrette ad entrare in una camera da letto e a spogliarsi. Una delle ragazze era stata ferita a una mano mentre l’altra era riuscita a fuggire e a lanciare l’allarme. (g.z.)

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