La Nuova Sardegna

Nuoro

Assemblea del “Movimento per Silanus”

di Tore Cossu
Assemblea del “Movimento per Silanus”

L’appuntamento annuale è stato dedicato all’analisi della situazione in vista delle elezioni

01 marzo 2016
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SILANUS. L’assemblea annuale del Movimento Insieme per Silanus, tenutasi nei giorni scorsi, è stata dedicata alla scadenza elettorale di primavera per il rinnovo del consiglio comunale. I lavori sono stati introdotti dal portavoce Francesco Nieddu, che si è soffermato sulle valutazioni dell’ultimo decennio di governo del Comune con la giunta guidata dal sindaco Luigi Morittu, del quale il Movimento è stato partecipe, e sulle proposte per le prossime elezioni, frutto di più discussioni tra gli iscritti e simpatizzanti. Il Movimento esprime sul ciclo decennale che sta per chiudersi un giudizio bilanciato tra cose positive e negative, col bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto, di cui si può accentuare un aspetto o l’altro. «Sicuramente il paese è cambiato poco in questi ultimi dieci anni, anche a causa della crisi economica, dei drastici tagli ai trasferimenti finanziari dallo Stato e dalla Regione, del venir meno dell’apporto dei partiti, della progressiva sfiducia dei cittadini verso le istituzioni – si legge in un comunicato –. Note positive sono state espresse per le opere pubbliche realizzate e per la quantità, non sempre di qualità, degli interventi dell’assistenza verso le diffuse situazioni di disagio familiare e sociale, che hanno impedito lo sgretolamento di una parte non piccola della comunità». Di converso, sono state evidenziate come note dolenti la scarsa attenzione verso l’informazione e la ricerca della partecipazione dei cittadini, gli scarsi interventi verso la valorizzazione del patrimonio ambientale, culturale e artistico e la insufficiente e incostante attenzione verso la cultura. Il Movimento ritiene necessario, alla fine di questa esperienza decennale, l’avvio di un nuovo ciclo amministrativo che si ponga l’obiettivo di un salto di qualità del paese. «A tal fine occorre definire contenuti programmatici essenziali e condivisi dalla comunità, che va chiamata a collaborare da protagonista con uno spirito di coesione sociale, lasciando da parte lo spirito di contrapposizione fine a se stesso – prosegue la nota –. Il paese non vive emergenze diverse dagli altri piccoli centri della Sardegna, ma può esaltare le sue riconosciute doti di intelligenza, creatività e laboriosità».

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