La Nuova Sardegna

Nuoro

Aggredisce la convivente, 48enne in carcere

Aggredisce la convivente, 48enne in carcere

È successo alla vigilia della festa della donna. Dovrà rispondere di maltrattamenti e lesioni personali

10 marzo 2016
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NUORO. Una lite in famiglia degenerata fino alle botte. È successo lunedì notte a Mamoiada, alla vigilia della festa delle donne. Bruno Sale, 48enne di Mamoiada, pregiudicato, stava cenando con la convivente nella sua casa al centro del paese. All’improvviso la lite, con urla e grida disumane. L’uomo si è scagliato contro la sua compagna, a calci e pugni.

La donna non è riuscita a difendersi ma ha gridato con tutta la forza che aveva in gola.

I vicini, sentito il trambusto, hanno immediatamente chiamato il 112. I carabinieri della Compagnia di Nuoro, al comando del capitano Alessio Falzone, e quelli della caserma di Mamoiada, una volta arrivati sul posto, hanno sfondato la porta e si sono trovati davanti la donna in lacrime, con vistose perdite di sangue dalla testa. I militari hanno arrestato il pregiudicato che ha trascorso due notti nelle camere di sicurezza dei carabinieri. Ieri, dopo la convalida dell’arresto da parte del magistrato, Bruno Sale è stato rinchiuso a Badu ’e Carros, a Nuoro.

È l’ennesimo episodio di violenza contro le donne. Accaduto proprio alla vigilia della festa delle donne, occasione per dire no alla violenza. In tutte le piazze sono stati organizzati convegni per ricordare la tragedia del mondo femminile: donne picchiate e umiliate dai mariti, ragazze schiaffeggiate dai compagni, per non parlare delle decine di mogli uccise dalla follia degli uomini. All’auditorium della biblioteca Satta, si è voluta celebrare la giornata delle donne con una riflessione sui soprusi e le ingiustizie subìte dall’altra metà del cielo. La Fidapa (federazione italiana donne arti professioni e affari), guidata dalla neo presidente Annamaria Vedele, ha organizzato un convegno dal titolo “Usciamo dall’ombra”. Una manifestazione che ha avuto come filo conduttore il tema sempre più attuale della violenza contro le donne, non solo fisica ma anche psicologica. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare l’opera dell’artista Mariangela Salis, installata nel piazzale della biblioteca: tre figure femminili e una grata in ferro a simboleggiare l’uscita delle donne dalla condizione di subalternità.

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