La Nuova Sardegna

Nuoro

Il sindaco di Belvì: «Non solo solidarietà ma aiuti per il paese»

di Giovanni Melis
Il sindaco di Belvì: «Non solo solidarietà ma aiuti per il paese»

Dopo l’attentato al vicesindaco, lo sfogo di Sebastiano Casula «Le istituzioni ora ci stanno vicine, ma domani che succederà?»

31 marzo 2016
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«Ferma condanna del gravissimo gesto che ha toccato Maurizio Cadau e che al contempo ha toccato tutta la comunità, perpetrato il giorno delle festività pasquali. Un fatto che risulta essere ancora più offensivo perché commesso nei confronti di un ragazzo che si impegna per la comunità, che va d’accordo con tutti e che condivide, con tutti noi, lo spirito di amministrare nei piccoli paesi. Ovvero quello del missionario e del volontario»: parole di Sebastiano Casula, sindaco della capitale della Barbagia di mezzo, che fa il punto sulla situazione.

Perché dopo il momento della solidarietà, si riprende ad essere amministratori di territori in crisi, dove spopolamento, perdita dei servizi e malessere la fanno da padrone. Questo pure a Belvì, centro di seicento anime, con una grande vocazione per l’agricoltura e la cura dei boschi.

Un paese museo, che si è visto oltraggiato dalla mano di un attentatore per ora sconosciuto e sul quale di concentrano le indagini dei carabinieri di Tonara. Ma il sindaco Casula vuole soffermarsi anche su altro: il progressivo allontanamento dello Stato dai territori.

«Ora c’è una grande manifestazione di vicinanza ai piccoli centri – afferma Casula – e ne siamo felici. La vicinanza delle istituzioni in questi momenti è apprezzata. Ma domani? Dobbiamo fare i conti con uno stato sociale che arretra, che taglia tutto, dalla sanità alla pubblica sicurezza. Abbiamo una caserma che funziona solo poche ore al giorno, un ospedale che rischia di chiudere. Tutti i punti decentrati dei servizi sono stati chiusi. Spostarsi vuol dire fare non meno di 60 chilometri per camera di commercio, Inps, Inail, conservatoria. Quale stato ci rimane dopo la solidarietà? Secondo il sindaco Casula, il malessere si vince adottando misure anti crisi. «Servono politiche serie sul lavoro e sull’infrastrutturazione dei centri dell’interno. Sul problema pubblica sicurezza poi Sebastiano Casula fa rilevare i ritardi anche sugli interventi di video sorveglianza. «Ribadisco- afferma il sindaco – quello che ha chiesto il presidente dell’Anci Piersandro Scano, all’osservatorio sugli attentati contro gli amministratori. Abbiamo partecipato ad un bando per la video sorveglianza e non abbiamo avuto risposte. La risposta non può essere questa. La sorveglianza pubblica non può essere affidata alle telecamere montate dai privati. Non possiamo attendere il prossimo danno ai danni di un amministratore. Ieri è toccato a Desulo, oggi a noi. Domani? Ancora manifestazioni di vicinanza?».

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