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Tentato omicidio in campagna, allevatore di 30 anni rimane illeso

Tentato omicidio in campagna, allevatore di 30 anni rimane illeso

MAMOIADA. Tentato omicidio nel tardo pomeriggio di ieri nelle campagne di Mamoiada. Un allevatore di trent'anni è scampato ad un agguato mentre rientrava verso il paese. Il fatto è avvenuto in...

01 aprile 2016
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MAMOIADA. Tentato omicidio nel tardo pomeriggio di ieri nelle campagne di Mamoiada. Un allevatore di trent'anni è scampato ad un agguato mentre rientrava verso il paese.

Il fatto è avvenuto in località “Cusitzo”, a meno di un chilometro dal centro abitato, proprio sotto il cimitero. Erano da poco passate le 19,30 e chi ha sparato voleva uccidere. Tre fucilate a pallettoni esplose da dietro un muretto a secco.

Tre colpi ravvicinati che solo per un caso non hanno colpito la vittima: Antonio Deiana, con precedenti per droga. Subito dopo il primo colpo, il giovane, alla guida del suo pick up ha continuato a percorrere la strada sterrata cercando di uscire dalla traiettoria delle fucilate.

I pallettoni hanno colpito la fiancata e mandato in frantumi i vetri del mezzo: le schegge lo hanno ferito di striscio. Deiana, ancora col cuore in gola è riuscito però ad arrivare in paese e solo allora col suo cellulare ha composto il 112.

Dalla centrale operativa del comando provinciale di Nuoro ha risposto un operatore al quale l’allevatore ha raccontato ciò che gli era appena successo. «Correte, mi hanno sparato mentre rientravo dalla mia campagna».

Sul posto sono giunti immediatamente i carabinieri della stazione, i colleghi della Compagnia di Nuoro coordinati dal capitano Alessio Falzone, gli agenti del commissariato di polizia e i vigili del fuoco che con i loro potenti fari hanno illuminato la zona per facilitare l’attività dei rilievi che è andata avanti fino a notte fonda. Il giovane, ancora sotto choc, si è fatto prestare le prime cure dalla guardia medica e poi si è recato in caserma dov'è stato ascoltato per ore. Non avrebbe però fornito grossi elementi agli investigatori che hanno fatto partire subito la caccia all’uomo. In quei momenti ha pensato a mettersi in salvo, a sfuggire alla furia del killer che lo voleva morto.

Ma il nome di Antonio Deiana potrebbe essere legato ad un altro fatto di sangue che qualche anno fa ha sconvolto il paese dei mamuthones.

L'allevatore, nei primi giorni di febbraio, è stato condannato a un anno e otto mesi per favoreggiamento nel corso del processo per l'omicidio di Danilo Sella di cui è stato considerato responsabile Marcello Gungui, condannato in abbreviato a 18 anni. Ma sarà compito degli inquirenti capire se le due vicende siano veramente legate tra loro.

Intanto ieri sera il paese di Mamoaida è ripiombato in un clima di paura e preoccupazione. (k.s.)

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