La Nuova Sardegna

Nuoro

Bevilacqua: amo l’isola, ma ho la Barbagia nel cuore

di Nino Muggianu
Bevilacqua: amo l’isola, ma ho la Barbagia nel cuore

Parla il conduttore di “Sereno Variabile”, al lavoro nella costa dorgalese «Conosco la Sardegna più di tanti sardi, ormai l’ho girata in lungo e in largo»

21 aprile 2016
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DORGALI. Un vero conoscitore e sincero amico dell’isola: «Sono convinto che la conosco più di molti sardi”. Osvaldo Bevilacqua, conduttore della trasmissione di Rai Due Sereno Variabile entrata di diritto nel Guinness dei primati, è Dorgali e dintorni per la sua trasmissione. «Un pezzo importante della certificazione del record appartiene agli amici sardi perché la Sardegna è in assoluto la regione alla quale ho dedicato più servizi e speciali». Per Bevilacqua è giusto che si vada a scoprire il mondo ma prima bisogna conoscere e scoprire il proprio paese. «Volete un mare come quello dei Caraibi ? Basta che andiate in Sardegna, scoprirete ancora oggi qualcosa che non esiste da nessuna altra parte. Puoi andare ovunque ma qui c’è il cuore e c’è l’anima. La gente è autentica, genuina . A Questa splendida isola ho dedicato una settantina di servizi. La Barbagia? Ho tanti amici a Orgosolo, Fonni, a Su Gologone, ma sono molto legato ad Alghero. Ho tanti amici anche sul Gennargentu a Tonara e Desulo. La Costa Smeralda? Andavo a Caprilcioli quando c’era pochissimo, ora tutto è cambiato. Non per vantarmi, ma penso che nessun sardo possa conoscere la Sardegna come la conosco io: L’ho fatta tutta».

«Un sardo che ricordo con affetto? Non c’è più, era Francesco Branca, ex assessore regionale al turismo. È stato il primo che ha lanciato la Sardegna. Mi portava in giro in Costa Smeralda, parlo di quarant’anni fa, e mi indicava gli insediamenti che nascevano. Non sono sardi, diceva, ma siamo contenti lo stesso perché questo è il futuro. Ecco, i sardi hanno una lungimiranza che fa spavento e quando ti aprono il cuore non si chiude più, staresti là dentro per sempre. Sono presenti sempre. Io mi faccio in quattro quando qualcuno mi chiama dall’isola, ma quando ho bisogno di qualcosa, non devi mica parlare, l’aiuto scatta naturalmente».

«Il territorio che ho più nel cuore è quello di Alghero – continua Bevilacqua – ho un grande e antico amore per questa cittadina. Ma posti come il lago del Cedrino, dove ti trovi a fare il giro in battello immerso nella natura selvaggia, be’, è stato quasi come entrare nei fiordi norvegesi». Il giornalista è stato anche “fondatore“ dell’Ufficio Postale a Quartu Sant’Elena, quando ancora lavorava in una radio. Mi scrissero tanti cittadini perché non c’era neppure un ufficio, contattai il responsabile nazionale delle Poste che si mise sempre via radio in contatto con gli amministratori del centro e dopo due mesi arrivò prima una postazione mobile e poi l’ufficio delle Poste».

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