La Nuova Sardegna

Il consiglio regionale ha approvato la proposta di legge  numero 315  “Disciplina dei servizi e delle politiche del lavoro” che prevede la riforma del settore lavoro in Sardegna.La presenza di uffici periferici diversificati presenti sul territorio (Csl e Cesil)) e, nello specifico, nei Comuni di Tortolì, Lanusei, Girasole, Ulassai e Tertenia che operano in maniera non coordinata tra loro, ha determinato l’erogazione dissociata dei servizi. «La legge punta proprio alla messa a sistema dei servizi – dice il consigliere regionale ogliastrino Franco Sabatini – mediante la creazione dell'Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro (Aspal), con sede a Cagliari, che sarà un organismo tecnico della Regione al quale è attribuita l'erogazione dei servizi per il lavoro e la gestione delle misure di politica attiva. La nuova Agenzia sarà articolata in uffici territoriali aperti al pubblico denominati Centri per l'impiego (Tzentros pro s'impreu) nei quali confluiranno i Centri dei servizi per il lavoro, già istituiti nelle province». Sabatini precisa che l’Aspal procederà in tempi celeri a riorganizzare i servizi per il lavoro, consentendo il passaggio alla Regione, a partire dal prossimo 1° luglio, di personale, compiti e funzioni degli ex Cesil e Csl. Il consigliere regionale prosegue: «Siamo fiduciosi che la legge approvata avrà una positiva ricaduta sul nostro territorio, in quanto consentirà di superare le criticità del settore. Non solo sarà garantita la stabilizzazione delle figure professionali che da anni operano, spesso senza certezze, nei Centri per l’impiego ogliastrini, ma anche una più razionale ed organica erogazione dei servizi sul lavoro e sulle politiche ad essi collegate.Inoltre, la dislocazione degli uffici periferici scaturirà da un confronto con le comunità locali». (l.cu.)