La Nuova Sardegna

Nuoro

I picchiatori sono tre minorenni studenti dell’Agrario

I picchiatori sono tre minorenni studenti dell’Agrario

Ritrovato sporco di sangue il bastone usato per il pestaggio Il maresciallo in pensione ha ricevuto la visita del sindaco

12 giugno 2016
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NUORO. Gli aggressori avrebbero già un nome e un volto. Sarebbero tre minorenni di un paese del circondario che studiano all’Istituto agrario, la scuola poco distante dal luogo in cui è avvenuto il brutale pestaggio del carabiniere in pensione. Gli agenti della squadra mobile e i carabinieri, che stanno lavorando in strettissima collaborazione, starebbero predisponendo un dettagliato rapporto sull’episodio di violenza. Nelle prossime ore sarà inviato alla Procura della Repubblica dei minori di Sassari e a quel punto i magistrati dovranno valutare i provvedimenti da adottare nei confronti dei teppisti massacratori.

Intanto, i carabinieri e gli agenti della squadra mobile hanno recuperato il bastone utilizzato dai teppisti per massacrare di botte Bruno Lettieri, 67 anni, il pensionato che li aveva rimproverati perché stavano facendo la pipì in mezzo alla strada, davanti a tutti, alle 10 del mattino. È un manico di scopa in alluminio che si è addirittura spezzato in due. Un pezzo è stato ritrovato dagli agenti della squadra mobile sotto un’auto poco distante dal luogo dell’aggressione, in via Martiri della Libertà. C’erano tracce di sangue e gli investigatori l’hanno immediatamente affidato agli esperti della scientifica per i rilievi attraverso i quali sarà possibile ricostruire il dna ed eventualmente trovare le impronte digitali di almeno uno degli aggressori. L’altro pezzo è stato invece segnalato ai carabinieri da un abitante della zona che aveva notato i teppisti in fuga lanciare qualcosa in un cortile. I carabinieri, al comando del capitano Alessio Falzone, hanno eseguito una minuziosa ricerca e sono riusciti a trovare il pezzo del bastone che combacia perfettamente con quello recuperato dalla polizia.

Bruno Lettieri, dopo aver trascorso tutta la giornata di venerdì in ospedale, è rientrato a casa. È tutto pesto, ha un braccio fasciato, una clavicola rotta e i segni delle botte sul viso e su tutto il corpo, ma non ha perso la lucidità neppure per un attimo. Il maresciallo dei carabinieri in pensione ha ricevuto la visita del sindaco Andrea Soddu e dell’assessore Giuliano Sanna, che hanno voluto portargli la solidarietà di tutta la città e dimostrargli l’affetto dei nuoresi, indignati per quello che è accaduto in via Martiri della Libertà. Bruno Lettieri ricorda tutto nei minimi dettagli, da ottimo investigatore qual è stato nella sua carriera di carabiniere, distinguendosi in operazioni di alta pericolosità. «Mai mi sarei aspettato una cosa del genere – ha raccontato il pensionato al sindaco e all’assessore – . Erano ragazzini. Li ho solo sgridati perché stavano offendendo una signora e stavano facendo la pipì in mezzo alla strada».

Uno scambio di parole e i ragazzini si sono trasformati in belve. Si sono scagliati su Bruno Lettieri, l’hanno colpito con schiaffi e pugni e scaraventato per terra. E hanno continuato a colpirlo a calci in faccia. Fino a quando uno di loro non ha impugnato un bastone e l’ha picchiato finché non si è spezzato. Una gragnuola di colpi di inaudita violenza prima di darsi alla fuga quando hanno visto arrivare i primi soccorritori. Uno di loro ha gettato via il bastone rotto imbrattato di sangue sotto un’auto e un altro invece si è liberato dell’altro pezzo di alluminio in una stradina poco distante. Ma questa volta è stata fondamentale la collaborazione della gente. Chi ha visto qualcosa ha fornito il suo contributo e così, un pezzo dopo l’altro, i carabinieri e gli agenti della squadra mobile sarebbero riusciti a ricostruire il puzzle. E, grazie anche alle telecamere della videosorveglianza, dare un volto agli aggressori. Che avrebbero le ore contate. (plp)

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