La Nuova Sardegna

Nuoro

Mega incendio nel Marghine, si fa la conta dei danni

I terreni devastati dalle fiamme
I terreni devastati dalle fiamme

Dopo le sei ore necessarie per spegnere le fiamme è iniziata la bonifica dei terreni: in tutto tremila ettari

02 luglio 2016
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NUORO. Sono ancora in corso nel Nuorese le operazioni di bonifica del vasto incendio partito ieri dall’ex campo di aviazione di Borore, che ha devastato qualche migliaio di ettari fra pascoli, sugherete e terreni coltivati anche nei vicini paesi di Birori, Bortigali e Dualchi. I quattro canadair e i quattro elicotteri regionali che ieri si sono alternati sui diversi fronti del rogo per domare le fiamme alimentate dal vento hanno cessato di volare poco attorno al tramonto, mentre a terra proseguiva l’attività delle squadre dell’antincendio, coordinate da un posto di comando avanzato allestito a Borore. Stamane i vigili del fuoco del distaccamento di Macomer sono ancora impegnati nelle bonifiche di un pagliaio raggiunto dalle fiamme, assistiti da una squadra partita di Nuoro. 

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Stamane sono ancora impegnati nelle operazioni di bonifica due elicotteri regionali ed è in corso la stima della superficie percorsa dal fuoco, passato ieri molto velocemente per via del vento, con danni soprattutto ai pascoli. L’origine dolosa delle fiamme è considerata altamente probabile. Il posto di comando avanzato, costituito ieri per coordinare il soccorso alle persone, è stato smobilitato, una volta cessato il pericolo per gli abitanti dei casolari e i proprietari delle aziende agricole e zootecniche dei territori coinvolti.

«Ieri abbiamo utilizzato tutti i mezzi di cui disponevamo per spegnere l’incendio», assicura il comandante del Corpo forestale regionale Gavino Diana, che attende di conoscere stime più precise sul numero di ettari attraversati dalle fiamme. «Al lavoro delle squadre a terra, reso difficoltoso dalla conformazione del territorio, si sono aggiunti quattro canadair e cinque elicotteri regionali». Per spegnere le fiamme, divampate nel primo pomeriggio, sono occorse quasi sei ore di lavoro.

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