La Nuova Sardegna

Nuoro

«Le casette ai terremotati»

di Valeria Gianoglio
«Le casette ai terremotati»

I box inutilizzati di via Convento ad Amatrice per gli sfollati. Comune favorevole

06 settembre 2016
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NUORO. «Da buoni nuoresi, quello che faremo, lo faremo in memoria di Filippo Sanna. Siamo in attesa del via libera del Comune, che sta facendo le verifiche tecniche, e poi siamo pronti a ripartire per Amatrice e le zone devastate dal sisma, perché l’idea, se il Comune ce lo consente e in queste ore ci ha già dato parere favorevole, è quella di portare in quelle zone le quattordici casette di Mughina rimaste vuote sin’ora, vicino al Rally bar, e che inizialmente erano state destinate ad ospitare artigiani. Vorremmo portarle ai terremotati: abbiamo già i contatti con diversi camionisti e con la stessa Tirrenia. Ce le trasporterebbero gratis». È tornata dalle regioni del terremoto da quattro giorni e, nonostante la fatica, Sarah Golme, è già pronta a ripartire insieme al marito Flavio Cabitza e a un folto gruppo di amici.

Nuorese, 39 anni, consulente aziendale lei, da tempo residente a Olbia insieme al compagno di vita che invece è ogliastrino di Perdasdefogu, ma di professione fa il dentista anche a Nuoro, Sarah Golme dal 2009 ha creato insieme al consorte un’associazione, la “Sinergia di cuore”, che in realtà, più che un organo definito, è un gruppo di amici veri pronti a partire non appena fiutano che da qualche parte c’è bisogno di aiuto. Una sorta di super-eroi senza alcuna pretesa di esserlo, che spesso viaggiano persino in sella a una rombante enduro.

L’ultima volta è capitato alcuni giorni fa, quando le immagini delle tv trasmettevano ancora la distruzione seguita alle prime scosse ad Amatrice, Accumoli e nei paesini vicini. Anche in quel momento, così come era accaduto all’indomani del terremoto dell’Aquila o a quello in Emilia, Sarah Golme e il marito non ci hanno pensato su neanche un secondo. Un tam tam fulmineo di telefonate, i contatti con il giro consueto di amicizie alla Protezione civile nazionale, le richieste di sostegno presentate agli amici di sempre: camionisti, commercianti, semplici cittadini. E così è accaduto il piccolo miracolo: la carovana di soccorsi, stavolta in sella a una moto, è partita in nave direzione Amatrice.

«Le moto – spiega Sarah Golme – sono state preziose per portare i medicinali ma anche i medici e vari altri generi di soccorsi nei paesi devastati dal sisma. Erano gli unici mezzi che potevano passare facilmente nelle strade piene di detriti». Sono stati giorni intensi e ricchi di emozioni, quelli che gli “enduristi” nuoresi e altri motociclisti arrivati dal resto della Sardegna, hanno passato oltre Tirreno. Tra loro, c’era anche l’avvocato nuorese Angelo Magliocchetti in sella alla sua moto. Ma una volta tornati nell’isola, per il gruppo di volontari e amici dell’associazione “Sinergia di cuori”, è emerso forte il desiderio di organizzare una nuova ondata di aiuti per i terremotati.

Ed è così che insieme al Comune di Nuoro è spuntata fuori l’idea di trasportare ad Amatrice le quattordici casette-box di Nuoro che giacciono da anni in via Convento. «Ci abbiamo pensato subito – dice l’assessore ai Lavori pubblici Antonio Belloi – e la giunta in questi giorni si è già espressa e g ha già dato il suo parere favorevole. Ora dobbiamo solo verificare gli ultimi dettagli tecnici e poi dare il via libera».

«Quelle casette potrebbero ospitare 14 famiglie, oppure un asilo o un centro medico – conclude Sarah Golme – Non appena il Comune completerà le schede tecniche e ci darà il permesso, partiremo. La Tirrenia e i camionisti ci hanno già dato la loro piena disponibilità».

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