La Nuova Sardegna

Nuoro

Centinaia di biker stranieri negli alberghi della costa

di Lamberto Cugudda
Centinaia di biker stranieri negli alberghi della costa

La maggior parte arriva dalla Germania, dalla Svizzera e dall’Austria Un grosso aiuto all’economia per l’ultimo scorcio della stagione vacanziera

28 settembre 2016
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Solo nel camping-villaggio Telis, nella baia di Porto Frailis, i motociclisti stranieri sono una novantina. Altre diverse decine sono alloggiati nel confinante hotel-ristorante La Bitta, così come nell’hotel Arbatasar ad Arbatax, nell’hotel La Perla (zona Villaggio Cartiera-Porto Frailis) e in altri alberghi, villaggi e camping della costa di Tortolì-Arbatax. Nel pomeriggio di venerdì 14, tanto per rendere un’idea nel piazzale della baia di Porto Frailis era giunto un Tir dal quale state scaricate 52 motociclette provenienti dalla Germania. Tutte di grande cilindrata: da 750 a 1200. I proprietari sono stati all’hotel La Bitta.

E il titolare del camping-villaggio Telis, Nello Aversano, fa il punto della situazione: «Nella nostra struttura ricettiva, i bikers stranieri sono una novantina. La stragrande maggioranza arriva dalla Germania, così come ogni anno in questo periodo. C’è anche qualche austriaco. Gli svizzeri, come sempre, dovrebbero giungere in questi giorni e restare con le loro moto fino a oltre la metà del prossimo mese di ottobre. Rispetto al movimento dei biker, mi pare che si stia sui livelli della stagione vacanziera dello scorso anno. Il che è buono. Speriamo in una crescita a partire dai prossimi giorni». Il sindaco di Tortolì-Arbatax, Massimo Cannas, afferma: «Il segmento del turismo straniero su due ruote a motore assume sempre maggiore rilevanza anche da noi. Da diversi anni a questa parte è in costante aumento, con biker tedeschi, svizzeri, austriaci e di altri Paesi. Senza scordare i nostri connazionali, che però preferiscono i mesi di alta stagione. Mentre i gruppi di biker stranieri ci danno una grossa mano nei periodi di bassa stagione: ovvero inizio maggio-inizio giugno e metà settembre ultima decade di ottobre». Il primo cittadino prosegue: «Siamo vicini alle imprese del settore che stanno facendo degli investimenti (vedasi anche officine annesse o collegate alle strutture ricettive, sulla falsariga di quanto avviene nei bike hotel per ciclisti ndr) per dare sempre maggiori servizi e risposte alle richieste di questi biker stranieri. Fra l’altro, si tratta di turisti benestanti, che spendono anche in giro, vedasi i bar di tanti paesi».

I gruppi di biker stranieri amano percorre le strade ogliastrine più tortuose e si fermano a bere nei piccoli centri montani in cui transitano.

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