La Nuova Sardegna

Nuoro

Scuola, il “caso Barbagia” al ministero

di Valeria Gianoglio
Scuola, il “caso Barbagia” al ministero

Di Patre (Gilda) consegna alla Giannini la lettera degli alunni di Desulo e Sorgono e racconta le vicende delle classi pollaio

06 ottobre 2016
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NUORO. «Ministro, ho da consegnarle una lettera di una certa importanza, anche perché l’hanno scritta un gruppo di studenti della mia isola, e perché racconta il disagio della scuola nei nostri paesi di montagna, spesso vittima di tagli. E le chiedo anche di intervenire per risolvere i casi delle classi numerose del Serale dell’Itc Chironi e dei Geometri di Nuoro, e il caso segnalato dalle famiglie di Oliena». Era un vertice atteso da un anno, quello che si è tenuto nelle ultime ore, al ministero dell’Istruzione in viale Trastevere a Roma, e la vicecoordinatrice nazionale della Gilda, Maria Domenica Di Patre – unica sindacalista sarda presente all’incontro nella Capitale – ha deciso di sfruttarlo sino all’ultimo istante per portare sul tavolo del dicastero romano le ragioni della scuola sarda, e nuorese in particolare.

Dopo settimane di proteste promosse tra Nuoro e provincia da studenti, docenti e genitori preoccupati per le cosiddette “classi pollaio” ma anche per innumerevoli disagi, da avant’ieri sera, per la prima volta, questi problemi sono approdati a Roma e sono stati illustrati uno ad uno al ministro Stefania Giannini. «Ho atteso la fine dell’incontro che noi sindacati avevamo sollecitato per discutere degli effetti disastrosi delle legge 107 – spiega Maria Domenica Di Patre – e ho chiesto la parola. Ci tenevo, infatti, a consegnare nelle mani del ministro la lettera degli studenti di Sorgono e Desulo a difesa dell’attivazione della prima classe dell’Alberghiero, e ho esposto anche le ragioni della protesta in corso e ancora priva di risposte, che riguarda le classi numerose del Serale dell’Itc Chironi e dei Geometri di Nuoro, nonché il caso di Oliena. Si tratta di classi che devono essere sdoppiate perché sono troppo numerose e superano i limiti fissai dalle norme. Il ministro ha ascoltato le nostre ragioni, ha preso nota di tutto e ci ha annunciato che assegneranno 25mila posti in più, per i docenti, in organico di fatto. Riteniamo che da qui, dunque, potrebbero attingere gli insegnanti che consentirebbero di sdoppiare diverse “classi-pollaio” come quelle del Ciusa di Nuoro e del Serale».

Ma sempre nel vertice romano, Maria Domenica Di Patre, insieme al coordinatore nazionale della Gilda, Rino Di Meglio, hanno spiegato al ministro che la Sardegna è l’unica regione in Italia dove manca un corso formativo universitario che rilasci la specializzazione per ricoprire il ruolo di insegnante di sostegno. «Ho segnalato anche l’urgenza di accelerare l’attivazione dei corsi abilitanti tfa – aggiunge la sindacalista – considerato il fabbisogno insoddisfatto di insegnanti abilitati, soprattutto nelle materie scientifiche».

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