La Nuova Sardegna

Nuoro

Tribunale, in cancelleria arrivano gli esuberi della Croce Rossa

di Valeria Gianoglio
Tribunale, in cancelleria arrivano gli esuberi della Croce Rossa

I sindacati dichiarano lo stato di agitazione del personale e indicono una giornata di sciopero «Anziché riqualificare i dipendenti inseriscono forze esterne in settori molto delicati»

20 ottobre 2016
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NUORO. Anziché promuovere e riqualificare i dipendenti, come chiedevano i sindacati, il ministero ha deciso che per rimpolpare le cancellerie e gli uffici del tribunale, spesso alle prese con vicende delicate, fosse sufficiente mandare i dipendenti in esubero della Croce rossa. E così, nelle scorse settimane, i primi due lavoratori in esubero dell’associazione con una lunghissima storia, sono arrivati nel Palazzo di giustizia nuorese. Uno in passato svolgeva il compito di autista-barelliere, l’altro, invece, è un ex maresciallo.

«Nei loro confronti – chiarisce il sindacato Usb – non c’è nulla di personale, sia chiaro. Noi stiamo contestando anche a Nuoro, come nel resto d’Italia, il principio e le scelte fatte dal ministero della Giustizia. L’ex autista barelliere è stato inserito come assistente giudiziario, e l’ex maresciallo è stato assunto come cancelliere. Entrambi hanno la licenza media. Ciò che contestiamo è il fatto che hanno preso loro anziché bandire prima degli interpelli per la mobilità interna del personale già in servizio, esiliato da anni in sedi lontane da casa. Si tratta di persone che spesso si sono viste per l’ennesima volta rubare il giusto sogno di un avvicinamento alla famiglia. E si sono viste anche rubare le riqualificazioni tante volte promesse e strombazzate a quattro venti, e finora bandite solo per una piccola percentuale di dipendenti, appartenente a due sole qualifiche».

Secondo il sindacato Usb sono anche «quantomeno sospetti i due pesi e le due misure utilizzati per inquadrare gli impiegati: per i pochi posti previsti per il passaggio di livello interno dei cancellieri viene assegnato un punteggio molto elevato a chi possiede la laurea, in barba magari ai numerosi anni di servizio sulle barricare di altri. Per l’accesso dall’esterno, sempre come cancellieri, sembrerebbe che la laurea sia il requisito minimo richiesto». Fatte queste premesse, il sindacato Usb si chiede «com’è che invece per assorbire i dipendenti in esubero provenienti dagli uffici soppressi, l’unico parametro utilizzato è quello stipendiale? Un’amministrazione attenta non avrebbe dovuto prevedere l’inserimento del personale della Croce rossa in ambito medico (ospedali o simili) piuttosto che inserirli negli uffici giudiziari, nei quali le mansioni non sono sicuramente affini a quelle da loro svolte fino a questo momento».

Nei giorni scorsi si è discusso di questi temi in una assemblea che si è tenuta in tribunale e nel corso dell’incontro è emerso il profondo malumore dei dipendenti del Palazzo. Per questo i rappresentanti sindacali hanno deciso di proseguire a oltranza con lo stato di agitazione, così come accade anche nel resto d’Italia. Domani è prevista una giornata di sciopero, mentre il giorno dopo, sabato 22 è in programma una grande manifestazione a Roma.

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