La Nuova Sardegna

Nuoro

Slaccio dell’acqua ai meno abbienti: illegale

di Nino Muggianu

Orgosolo, la denuncia del sindaco Dionigi Deledda: «Lo dice un decreto del presidente del Consiglio»

23 ottobre 2016
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ORGOSOLO. È illegale slacciare completamente l’acqua a chi non può permettersi economicamente di pagare le bollette. Una legge, o meglio un decreto che nella stanza dei bottoni di Abbanoa pare non vogliano riconoscere o perlomeno fanno finta di non conoscere.

Almeno così sembra dalle proteste di diversi cittadini in molti centri isolani che vorrebbero far rispettare questa regola scritta a chiare lettere.

Invece, puntualmente arrivano i tecnici dell’Ente unico che loro malgrado sono costretti a slacciare i contatori nonostante le vibrate proteste degli interessati. Gli ultimi episodi a Orgsolo, ma solo perchè il sindaco Dionigi Deledda lo ha reso pubblico, dove diverse famiglie sono rimaste senza acqua per l’intervento dei tecnici di Abbanoa.

«Da me ogni giorno c’è la fila di gente che protesta perchè non ce la fa più a pagare le bollette. Disoccupati, pensionati con pensioni da fame, ragazze madri, gente che ha grossi problemi di salute, disagi e soprattutto problemi economici – commenta il primo cittadino – C’è un decreto del Presidente del Consiglio del mese di agosto che è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale di recente. Bene io l’ho scoperto e vorrei che fosse rispettato e che tutti sappiano che esiste. Perchè – sottolinea ancora Deledda – il problema non riguarda solo Orgosolo ma tutta la Sardegna».

«Io faccio parte della Comunità Montana e sento gli altri sindaci che parlano dello stesso problema. Sia ben chiaro – aggiunge Dionigi Deledda –, non è che vogliamo difendere i furbetti che non vogliono pagare. Alla luce del nuovo decreto del Presidente del Consiglio vogliamo che sia data quella quantità minima di acqua che è stata stabilita per decreto, a chi ha necessità».

«Lancio un appello alla Regione – continua Dionigi Deledda – con l’invito a non slacciare l’acqua a nessuno, poichè si tratta di un bene di prima necessità. Prima di intervenire con lo slaccio, si facciano le dovute verifiche sulle condizioni economiche degli utenti. C'è gente – aggiunge il primo cittadino orgolese – che prende da 250 a 300 euro di pensione al mese; casi umani che vanno considerati in modo particolare e con la giusta sensibilità».

Nessuno degli interessati vuole parlare pubblicamente per motivi i dignità. «È mai possibile che debbano metterci alla berlina in questa maniera mentre c’è a chi vengono condonati milioni di euro evasi, oppure viene offerto gratuitamente vito, alloggio e soldi da spendere? Per carità, non c’è nulla da aggiungere se non il fatto che non ci resta che diventare come loro».

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