La Nuova Sardegna

Nuoro

Parco Tepilora verso il riconoscimento del “Mab Unesco”

di Sergio Secci
Parco Tepilora verso il riconoscimento del “Mab Unesco”

Posada, il Ministero avrebbe puntato sul progetto sardo Sono 17 i Comuni che potranno godere di notevoli benefici

02 novembre 2016
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POSADA. In dirittura d’arrivo il prestigioso riconoscimento internazionale per la biodiversità per il parco di Tepilora e dei territori del Montalbo e Rio Posada. Pare infatti che il ministero dell’Ambiente abbia puntato sul progetto sardo che trova concordi ben 17 comuni delle province di Nuoro e Sassari estendendosi dai centri della Baronia alla bassa Gallura sino al Nuorese e che, sarà presentato all’agenzia Onu di Parigi. Pare ormai certo che il progetto sardo abbia avuto la meglio su quello presentato dagli umbri del monte Peglia, una riserva che si trova in un area incontaminata nel comune di San Venanzio. La speranza è quindi che presto Tepilora e i territori confinanti, entrino a pieno diritto nel club che in Italia, conta 14 riserve della biosfera.

L’iniziativa di presentare la candidatura al Mab Unesco, è nata dai quattro comuni che hanno dato vita al parco di Tepilora ovvero Lodè, Bitti, Torpè e Posada, ma ha trovato il consenso ed il sostegno di tutte le altre amministrazioni confinanti. Il dossier, era stato consegnato nei mesi scorsi dal presidente del Parco di Tepilora Graziano Spanu a Diego Martino del ministero dell’Ambiente ricevendone pieno sostegno e alimentando più di una speranza affinché nel mese di maggio 2017, arrivi una risposta positiva. Il territorio ha dimostrato sinora di voler fare sistema per tutelare i propri valori naturali e culturali e metterli al centro di un progetto di sviluppo sostenibile.

«Vogliamo valorizzare il rapporto tra natura e popolazione locali – dice il sindaco di Bitti Giuseppe Ciccolini – Il Rio Posada è l’infrastruttura naturale che lega questi territori all’uomo in una biosfera integrata fatta di ambiente, persone, tradizioni e produzioni enogastronomiche» . Per il sindaco di Posada Roberto Tola che è anche componente del consiglio direttivo nazionale di federparchi «si resta in attesa dell’istruttoria da parte dell’Unesco fiduciosi e convinti di aver presentato un dossier di candidatura completo che descrive con precisione le eccellenze dei 17 comuni. Un lavoro che ci consentirà di ragionare assieme per uno sviluppo più sostenibile». Se dovesse arrivare l’ambizioso riconoscimento sarebbe un successo per tutti e, in particolare, per i comuni che aderiscono al marchio di qualità.

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