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“Io tifo positivo” approda nel Mandrolisai

“Io tifo positivo” approda nel Mandrolisai

Il progetto promuove la cultura dello sport basata sul rispetto dei valori della vita

08 novembre 2016
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ATZARA. Nel Mandrolisai si pensa ad un approccio ottimale con il tifo calcistico. E grazie alla comunità “la Collina” di don Ettore Cannavera e la Fondazione Carlo Enrico Giulini, in partnership con la Società Cagliari Calcio e Coni Cr Sardegna, l’avvio del progetto «IO Tifo Positivo - Nel segno di Candido» si stanno svolgendo nel centro Sardegna. Le attività si stanno svolgendo proprio in questi giorni nei comuni di Atzara, Ortueri, Sorgono, Aritzo e Belvì, grazie anche alla collaborazione delle amministrazioni comunali. “Io tifo positivo”, è intitolato alla memoria del grande giornalista Candido Cannavò, ed è un progetto ideato dall'associazione Comunità Nuova Onlus di don Gino Rigoldi (da sempre impegnato in attività sociali), realizzato da circa 10 anni in Lombardia, Sicilia, da tre anni in Sardegna e sperimentato anche in ambito europeo. L’intervento si pone l’obiettivo di promuovere, in particolare nelle giovani generazioni, una cultura dello sport diversa da quella attualmente diffusa, basata sul rispetto dei valori fondamentali della vita. Su questi presupposti, in Sardegna il progetto di Comunità Nuova si avvale della fondazione Carlo Enrico Giulini, e de “La Collina” di don Ettore Cannavera che, attraverso i propri operatori, realizzerà prossimamente gli interventi anche nei comuni di Cagliari, Quartu S. Elena, di concerto con le rispettive amministrazioni comunali. L’intervento ha coinvolto gli istituti comprensivi di Atzara e di Desulo per un totale di 5 classi.

Le classi, a partire dai primi di ottobre, hanno partecipato attivamente ai primi incontri/laboratori trattando i temi dei valori dello sport e della non-violenza. Nel percorso sono stati coinvolti anche i genitori e le famiglie degli alunni. I primi risultati si vedranno sabato, presso la palestra delle scuole elementari di Atzara, si realizzerà l'evento gioco-tifo che rappresenta uno degli step più importanti del percorso. «I bambini – spiega il sindaco Alessandro Corona – durante questa giornata, sono infatti chiamati a mettere in pratica, attraverso il gioco e il tifo, alcuni fondamentali contenuti trattati durante gli incontri in classe con educatori e insegnanti. Si tratta in un momento importantissimo per vedere i frutti del laboratorio, per i quali ringrazio i promotori per aver pensato ai nostri centri, vista l'alta finalità del progetto». Le attività di gioco con le classi inizieranno intorno alle 9.30 della mattina e si concluderanno verso le 12. Durante questa fase gli educatori della “Collina” gestiranno le varie attività, coinvolgendo sia gli alunni che insegnanti e genitori presenti. (g.m.)

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