Provinciale 7 chiusa per lavori nuovi disagi per la circolazione
Desulo, interventi urgenti e resi necessari dai continui distacchi di massi dalle pareti di roccia L’allarme del sindaco Gigi Littarru: «Oltre al taglio dei servizi ora anche quello dei collegamenti»
DESULO. Oggi strada chiusa e qualche disagio per tutti i desulesi che si recano a Nuoro, sia per ragioni di studio che di lavoro. Dodici ore di buio per la circolazione, visto che la provinciale numero 7 sarà interessata da lavori che riguarderanno il costone a monte della strada che discende fino ad Aratu.
Lavori necessari che la ormai moribonda provincia di Nuoro ha ritenuto opportuno fare, visti i numerosi distacchi di rocce scistose dalle pareti che sovrastano la strada.
Un utile lavoro di rattoppo per mettere in sicurezza gli automobilisti che transitano in una delle strade più suggestive e tortuose della Sardegna, immersa in una delle più belle foreste di castagni della Sardegna, ove abbondano anche roverelle, roveri, lecci, ontani e qualche altro biotopo raro.
Una strada che necessiterebbe di manutenzione continua, anche per non spezzare il contatto tra Barbagia di Mezzo e quella di Ollolai che si trova a qualche chilometro oltre, da Divisu in su.
Ma nell’epoca dei tagli, dell’isolamento forzato e per tappe, si ritorna indietro negli anni 50, quando ancora la strada di Desulo verso Fonni non esisteva ed erano solo le piste per cavalli a collegare Desulo e la Barbagia di Belvì a Fonni e Gavoi.
«La situazione è questa – constata il sindaco di Desulo Gigi Littarru – e non ci sono possibilità di intervento. Noi confidiamo nei fondi regionali per qualche provvedimento sulla Desulo-Fonni che presenta già due gravi criticità sia verso Tonara, poco sotto il camposanto e verso Fonni nel rettilineo che precede su Au (località in cui si è verificato il cedimento della strada, transennata da ormai sei anni, è percorribile solo su una corsia). Oltre al taglio dei servizi, ora abbiamo anche quello dei collegamenti – aggiunge il primo cittadino di Desulo –. L’Azienda regionale dei trasporti, fino al ripristino della percorribilità completa rimane in allarme e il trasporto privato pesante studia già vie alternative. Rischiamo di esser tagliati fuori, sotto il profilo della circolazione e non c’è verso di poter intervenire: tra bilanci armonizzati, conflitti di competenze, le province depotenziate e la regione senza fondi, i comuni possono solo stare a guardare lo spopolamento forzato della montagna».
Sotto il profilo amministrativo, l’assessore ai lavori pubblici Paolo Maninchedda aveva già provveduto a assegnare alla Desulo-Fonni circa seicentomila euro.
«Che non vengono impiegati per questioni burocratiche – conclude sconsolato Gigi Littarru – senza che si possa mettere parola. In sintesi: la burocrazia cammina lenta, l’emigrazione verso i servizi aumenta ad ogni pie’ sospinto».
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