La Nuova Sardegna

Nuoro

Vince la causa contro la banca, ma è troppo tardi: è morto a giugno

di Simonetta Selloni
Vince la causa contro la banca, ma è troppo tardi: è morto a giugno

Il gioielliere Antonino Mura aveva fatto causa alla Banca di Sassari per interessi non dovuti

01 dicembre 2016
2 MINUTI DI LETTURA





NUORO. A volte le vittorie hanno un sapore agrodolce. Aver vinto una causa contro una banca che pretendeva somme importanti per il pagamento di interessi, quando invece era l’istituto di credito a dover dei denari «accertato il saldo a credito», ha illuminato la giornata di Isabella Gungui, la commerciante nuorese che con il marito Antonino Mura aveva intentato una causa nei confronti dell’allora Banca di Sassari, oggi Banco di Sardegna. Ieri è stata depositata la sentenza con la quale il giudice Tiziana Longu condanna l’istituto di credito al pagamento di 84mila127,13 euro, oltre agli interessi maturati sul conto corrente nel quale era stata avviata una linea di credito di cento milioni.

La vittoria è agrodolce perchè nel frattempo Antonino Mura è morto. «È mancato il 30 giugno scorso, lui era sicuro che avremmo vinto anche questa volta ma tutta la vicenda ha pesantemente condizionato la nostra vita», sottolinea la moglie Isabella Puggioni. Con il marito aveva due avviate attività commerciali, un bar e una gioielleria. Poi una serie di difficoltà economiche avevano costretto i coniugi a rivolgersi alle banche per ottenere prestiti. E fidi, dai quali era diventato praticamente impossibile rientrare.

In questo iter giudiziario, Isabella Gungui e il marito sono stati accompagnati dall’avvocato Vittorio Delogu. La sentenza è immediatamente esecutiva, e si aggiunge alle altre due sentenze, in primo e secondo grado, nei confronti di un altro istituto di credito. Due anni fa avevano ottenuto il pignoramento di 230mila euro dal Gruppo Intesa, per una causa legata a un fido. Ma quei fondi sono ancora bloccati in attesa del giudizio della Cassazione. Le tappe di un calvario giudiziario affondano radici nel 1985, con la richiesta di un fido di cento milioni delle vecchie lire all'allora Banco di Napoli e proseguita due anni dopo con l'accensione di un credito di altri cento milioni alla Banca popolare di Sassari. Per riuscire a coprire il fido la coppia aveva chiesto un mutuo ipotecario alla Banca Cariplo.

Le difficoltà non erano finite lì, I coniugi Mura-Gungui si erano visti pignorare i beni ipotecati per ottenere il mutuo dalla Cariplo. Quindi, la decisione di rivolgersi alla magistratura. In attesa della sentenza defintiva per il Gruppo Intesa, ieri c’è stata l’altra vittoria. «Mi dispiace che mio marito non sia più qui», dice Isabella Gungui. Una vittoria importante. In qulache modo fuori tempo massimo. Almeno per Antonino Mura.

Il blitz

Sassari, controlli dei Nas in tutta l’isola: sequestrati 855 chili di uova e colombe di Pasqua scadute o conservate tra i topi

Le nostre iniziative