La Nuova Sardegna

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Storie di donne, dibattito in biblioteca

di Giovanni Maria Sedda
Storie di donne, dibattito in biblioteca

GAVOI. L’assessorato al Benessere sociale, cultura e identità del comune di Gavoi, fra i diversi eventi dedicati alle donne, accoglie la scrittrice di Gesico, Paola Carta, che domani sera, a partire...

02 dicembre 2016
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GAVOI. L’assessorato al Benessere sociale, cultura e identità del comune di Gavoi, fra i diversi eventi dedicati alle donne, accoglie la scrittrice di Gesico, Paola Carta, che domani sera, a partire dalle ore 18, presso la biblioteca comunale “Flli Satta” presenta il suo libro “Zoe e le altre”. «Una raccolta di racconti e poesie – come si legge nel libro – con protagoniste femminili che vivono esperienze in “submondi” poco conosciuti, sgradevoli, incomodi: il mondo della povertà, la fame, la violenza, la colpa, la malattia, la vecchiaia. Luoghi e incontri sentiti in tutta la loro drammaticità, eppure è la dignità umana di tutte le genti raccontate, che fa scattare in chi legge quella simpatia ed empatia che spinge alla riflessione e invita al rispetto».

«L’incontro/racconto in biblioteca – puntualizzano gli organizzatori – diventa così una scuola di vita e un invito, appunto, alla riflessione. Tutto ciò senza pretese di didatticismo, anzi, chi legge è scaraventato nelle immagini che scaturiscono dalle parole, ed è costretto a vedere, a sentire, a fremere di dolore, paura, rabbia, impotenza. Insomma una donna che racconta le donne e racconta se stessa. L’evento supera gli schemi tradizionali arricchendosi di immagini attraverso la proiezione delle foto del viaggio che ha condotto la scrittrice oltreoceano, e delle letture di alcuni brani e poesie tratti dal libro. Il reading ad alta voce – specificano dall’assessorato alla cultura –, riprende così la tradizione orale sarda de “su contu”, ossia il rito di raccontare intorno a un fuoco, o nelle notti d’estate, con le sedie sull’uscio di casa, sempre con un piccolo pubblico che ascolta e a cui si passa la parola perché racconti la sua storia. È un modo per narrarci e per stare insieme. «Il racconto – concludono gli organizzatori – è un genere breve, una cosa immediata, raggiunge subito il suo scopo, le emozioni che vuole trasmettere sono lì subito percepite. È un continuo fluire fatto di condivisione e orizzontalità. Noi tutti abbiamo qualcosa da raccontare e noi tutti abbiamo qualcosa da imparare dagli altri».

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