La Nuova Sardegna

Nuoro

Siniscola, socialisti all’attacco: il porto della Caletta è strategico

di Sergio Secci
Siniscola, socialisti all’attacco: il porto della Caletta è strategico

L’ex sindaco di Siniscola, segretario regionale del Psi, chiede alla Regione una corsia preferenziale «Il Piano di rilancio del Nuorese dovrebbe prevedere un impegno a parte per le infrastrutture»

06 dicembre 2016
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SINISCOLA. È rivolto alla Regione Sardegna e precisamente alla presidenza della giunta che ha l'incarico di valutare i progetti, come cabina di regia del piano di rilancio del Nuorese, l’appello dell’ex sindaco di Siniscola Rocco Celentano che chiede una corsia preferenziale per avviare le attività nello scalo portuale di La Caletta e nella zona industriale di Siniscola. «È dal 2013 che tutti i partner del piano chiedono di finanziare le infrastrutture del porto, svincolo di Pratosardo e della banda larga delle zone industriali della provincia e precisamente quelle di Siniscola, Pratosardo e Ottana», dice l’ex sindaco e segretario regionale del Psi. «I socialisti esprimono soddisfazione sul percorso operativo, proposto dalla Regione per la realizzazione dei progetti. È un bel traguardo, finalmente l’impostazione programmatica partita da Siniscola nel 2012, poi trasformatosi in Piano di rilancio dell’intero Nuorese, comincia a guardare al futuro con maggiore attenzione».

Se da una parte Celentano esprime il suo plauso, dall’altra rimarca però le distorsioni: «Rileviamo che sulle infrastrutture c’era l’impegno di finanziarle separatamente dagli altri progetti, per dare un impulso immediato alle esigenze del territorio in termini di sviluppo e di occupazione». Entrando nel dettaglio, Celentano spiega che tra queste, «il porto di La Caletta è un infrastruttura strategica per lo sviluppo turistico della Provincia, per cui dovrebbe avere un corsia preferenziale».

«Da non sottovalutare nemmeno il tema dell’acqua – prosegue Rocco Celentano – dato che la prolungata siccità di questi ultimi anni, in particolare del 2016, e in conseguenza dei danni che continua a provocare alla tutela della salute e alle attività economiche, andrebbe riconsiderato dalla cabina di regia, ai fine di accelerare l’individuazione di soluzioni da finanziare soprattutto per i comuni costieri baroniesi, alla luce anche di proposte progettuali importanti, quali quelle dell’utilizzo dell’acqua del Monte Albo».

«I punteggi attribuiti vanno bene – conclude Celentano –Però, le emergenze vanno anche governate, ma si tratta di un piano concreto, perché tiene conto delle potenzialità locali da sviluppare e non di attività che esulano dal contesto territoriale».

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