La Nuova Sardegna

Nuoro

Frana sulla Ss 125, un milione di euro da Anas e Regione

di Nino Muggianu
Frana sulla Ss 125, un milione di euro da Anas e Regione

Si sblocca il progetto di ripristino dell’Orientale sarda Una corsa contro il tempo per garantire il Giro d’Italia

07 dicembre 2016
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NUORO. Tra Regione ,Anas e Comune di Dorgali si lavora alcremente in sinergia per ridurre al massimo i tempi, ma prima che si riparli di riapertura dell’Orientale Sarda SS 125 nel tratto Dorgali- bivio di Urzulei di tempo ne passerà ancora. Nessun problema invece per i finanziamenti neccessari, garantiti dall'assessorato regionale ai Lavori pubblici grazie alla variazione approvata in consiglio, la collaborazione dell'Anas che farà la sua parte. Ma prima dell'inizio dei lavori di ripristino bisognerà pubblicare il bando di gara per l'appalto. In ogni caso si parla di "tempi rapidi".

Intanto sono già passati quasi due mesi dal giorno in cui la SS 125 è rimasta tagliata in due fra Dorgali e Urzulei da una frana che ha trascinato a valle la metà della sede stradale. Un fenomeno naturale che ha stravolto un piccolo tratto del territoio dorgalese creando mille disagi a chi adesso è costretto per motivi di lavoro a fare il giro dalla 389 Nuoro Lanusei. Frana che potrebbe far annullare anche il previsto passaggio della seconda tappa del Giro d'Italia per motivi di sicurezza. La speranza è che tutto venga ripristinato il prima possibile. «La procedura d’urgenza per la riapertura del tratto di 125 franata all’altezza di Dorgali è stata da tempo attivata da Regione e Anas con la stipula di un protocollo d’intesa che coinvolge anche il Comune di Dorgali – assicurano dalla Regione – Anche l’importo necessario all’intervento, un milione di euro, è già disponibile: 300mila euro sono messi a disposizione da Anas, gli altri 700mila dalla Regione attraverso la Variazione di bilancio approvata dalla Commissione Bilancio presieduta da Franco Sabatini prima e dall’aula del Consiglio regionale venerdì scorso».

Tutto il percorso è perciò definito: «Il protocollo d’intesa è necessario per consentire ad Anas di intervenire anche nella fase della messa in sicurezza, che dovrebbe competere al Comune, per garantire tempi più rapidi. Subito dopo l’ultimo via libera al protocollo d’intesa da parte del Ministero si procederà con la gara e con l’aggiudicazione dei lavori». Regione, Anas e lo stesso Comune di Dorgali si sono immediatamente attivati per analizzare il fenomeno, attraverso personale specializzato, geologi rocciatori esperti, in modo da avere un quadro il più preciso possibile delle dinamiche che hanno innescato la frana, per verificare l’eventualità di altre frane e per definire l’importo necessario alla messa in sicurezza e alla riapertura del tratto di strada.

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