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Nuoro

Acqua, nuovi interventi per le perdite nella rete

Acqua, nuovi interventi per le perdite nella rete

Macomer, i dirigenti di Abbanoa hanno incontrato il consiglio comunale Tra i problemi anche la qualità del liquido: investimenti per due milioni

22 dicembre 2016
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MACOMER. A febbraio prenderà il via un intervento di diagnosi sulla rete per individuare tutti i problemi che sono causa di disservizio nell’erogazione idrica a Macomer, a partire dai cali di pressioni per proseguire con la qualità dell’acqua. Per migliorare il servizio sono stati già investiti 500 mila euro. È previsto un ulteriore investimento da 1,5 milioni di euro nel quale rientra anche il lavoro per scoprire dove le condotte hanno problemi. La dirigenza di Abbanoa ha incontrato martedì pomeriggio il consiglio comunale per rispondere alle domande sul servizio idrico e la qualità dell’acqua erogata a Macomer che i consiglieri di minoranza avevano posto con una mozione. Il sindaco e la giunta, che non hanno competenza diretta sul tema e le conoscenze necessarie per rispondere, hanno ritenuto di organizzare un’audizione con i vertici della società che gestisce il servizio idrico.

Abbanoa è venuta a Macomer con l’amministratore unico Alessandro Ramazzotti, il direttore generale Sandro Mutas, e lo staff tecnico al completo per spiegare perché nonostante i lavori e gli investimenti con i quali è stato rifatto il 90% della rete idrica cittadina, si perde nel sottosuolo il 60% dell’acqua immessa nelle condotte e perché con una certa frequenza l’acqua erogata presenta dei problemi e non è potabile. Il primo fatto importante è che Abbanoa avvierà a febbraio un intervento diagnostico delle condotte che partirà proprio dal rione Santa Maria, che è quello che ha patito maggiormente i problemi di non potabilità, per poi estenderlo a tutto l’abitato. In base alle risposte che emergeranno dallo studio si realizzeranno gli interventi. La rete idrica di Macomer è stata rifatta quasi per intero. Da poco sono stati realizzati tre grandi interventi che hanno interessato le vie Leonardo Da Vinci, Sant’Ilario e Benedetto Croce. A questi si sono aggiunti altri 15 piccoli e medi interventi, tra i quali quello in via Papa Simaco dove da anni c’era una perdita perenne. Nonostante tutto più della metà dell’acqua non passa dai contatori ma si perde sotto terra. Due le cause principali delle dispersioni: i tratti di vecchia condotta dismessi ma rimasti allacciati alla rete che praticamente sono marciti e perdono l’acqua e gli allacci tra la condotta e le utenze che costituiscono un altro elemento di dispersione.

Durante l’incontro si è parlato anche dei tempi di accertamento della non potabilità dell’acqua. Abbanoa preleva campioni due volte al mese, per cui può accadere che la gente beva per giorni acqua non potabile. La risposta pubblica è eccessivamente lunga. L’Arpas, che fa gli esami per la Asl, impiega anche più di una settimana. (t.g.t.)

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