La Nuova Sardegna

Nuoro

Rete scolastica in Barbagia Ovodda resta con Tonara

di Michela Columbu
Rete scolastica in Barbagia Ovodda resta con Tonara

Bocciata la proposta del Comune di passare all’Istituto comprensivo di Gavoi La sindaca Sedda: «Ci aspettavamo che venisse rispettata la nostra sovranità»

12 febbraio 2017
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OVODDA. Due giorni fa la giunta regionale ha annunciato di aver approvato il piano di dimensionamento scolastico 2017-2018: quello che sarà il nuovo assetto della scuola sarda. I dettagli però ancora non sono stati resi pubblici, la delibera infatti non risulta scaricabile sul sito istituzionale. La notizia del mancato passaggio di Ovodda all’Istituto comprensivo di Gavoi è rimbalzata però immediatamente dopo l’annuncio, come certezza filtrata da Palazzo Devoto. Il 29 novembre 2016 la giunta guidata da Cristina Sedda, sindaca del Comune aveva approvato di «aderire alla proposta di dimensionamento dell’Istituto comprensivo di Gavoi che prevede la partecipazione dei Comuni di Gavoi, Lodine, Ollolai, Olzai, Ovodda».

Così riporta il testo del documento. In sostanza Ovodda, che scolasticamente dipende dall’istituto comprensivo di Tonara, ha deciso di passare all’istituto gavoese. Alla base della decisione c’è prima di tutto la volontà unanime della popolazione: «È la scelta più naturale – spiegò allora il primo cittadino – Ovodda e Gavoi collaborano da decenni, e il dialogo è cresciuto ancora di più in seno all’Unione dei Comuni Barbagia, che sta avviando e programmando un serio discorso di scuola del territorio».

Ma il passaggio non ha avuto il benemerito dell’assessorato all’Istruzione presieduto da Claudia Firino. Ovodda rimane quindi con l’istituto tonarese, guidato dal preside titolare dell’istituto di Atzara Luca Todde. Indignazione e delusione.

I sentimenti della sindaca che riassume lo stato d’animo di tutta la comunità: «Ci aspettavamo che venisse rispettata la nostra sovranità di ente locale nell’attuare decisioni sulla nostra pelle, sulla nostra popolazione. E la considero un’azione indegna nei confronti di un Comune. Un modo per aggirare gli ostacoli e non scegliere. Mi sento mortificata, tutta la popolazione di sente mortificata. Hanno scelto di non scegliere – spiega Cristina Sedda –. Parlano di impostare il Piano di dimensionamento scolastico ascoltando un territorio, ma principalmente il criterio che usano è quello dei numeri. E piuttosto che migliorare un servizio, preferiscono lasciarlo così com’è indebolendolo: lasciando un preside in reggenza dall’Istituto di Atzara». Ovodda incassa il colpo.

Una delle poche comunità della Sardegna che mantiene i numeri della natalità, e che sperava passando a Gavoi di migliorare il servizio scolastico per la sua popolazione. «Non so cosa faremo, come reagiremo. In questo momento vista la nullità della classe politica che ci circonda qualsiasi cosa sarà inutile perché chi decide per noi ha scelto di non decidere». Il Piano, proposto dall’assessora Claudia Firino, che ha partecipato alla riunione della giunta in videoconferenza da Roma, «accoglie le richieste di attivazione di nuovi indirizzi – fanno sapere dalla Regione – dal carattere innovativo e strategico. Tutte le osservazioni avanzate della seconda Commissione del consiglio regionale, coerenti con le linee guida e di competenza della Regione, sono state discusse e accolte».

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