La Nuova Sardegna

Nuoro

Turismo, il lavoro parte dal web

Turismo, il lavoro parte dal web

Gavoi, un sito internet per promuovere il patrimonio ambientale e culturale

12 febbraio 2017
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GAVOI. Studio, specializzazione, idee e un lavoro di due anni. Sono questi gli elementi che hanno caratterizzato l’azione di una giovane ulassaese trapiantata a Gavoi, che ha scelto di investire le sue risorse su un progetto che vuole essere opportunità lavorativa e allo stesso tempo beneficio per il territorio. Tiziana Serra, 33 anni, laurea come operatrice culturale per il turismo e specializzazione in storia dell’arte, patentino da guida turistica iscritta all’albo regionale, ha studiato il territorio, lo ha percorso in lungo e in largo, ha preso contatti con gli artigiani che salvaguardano con il loro lavoro le peculiarità della tradizione locale. Ha poi ideato diversi percorsi che coniugassero ambiente, cultura, turismo religioso e buon cibo e ha messo su un sito internet.

Lo ha costruito con lo scopo di offrire una finestra al turista che decide di affacciarsi sul variegato mondo barbaricino.

«È nato tutto in un momento di difficoltà – spiega la giovane – e da lì ho pensato di avviare questo progetto e investire sulle mie risorse», ma anche su tutto il grande patrimonio territoriale che se ben valorizzato e promosso, tanto ha da offrire in chiave turistica. «Per ora ho studiato percorsi a Gavoi, Fonni, Orgosolo e il mio paese d’origine Ulassai. Ne propongo diverse tipologie, sia quelli ambientali che quelli enogastronomici, senza tralasciare i centri storici, e volendo coinvolgo anche gli artigiani: c’è il giovane che lavora il cuoio ad esempio con le fasi di lavorazione che rappresentano un viaggio vero proprio nel passato».

Traccia anche un bilancio Tiziana Serra di questi due anni di sperimentazione: «In zona i paesi che hanno iniziato prima a programmare il futuro impostandolo anche sul turismo sono sicuramente Orgosolo e Mamoiada: sono quelle le mete principali che trattano i tour operator. Il lavoro che dev’essere fatto parte sicuramente da una buona programmazione perché i frutti arrivano con il tempo».

Inevitabile per la giovane includere nel suo discorso anche l’azione del pubblico: «certo se l’iniziativa privata fosse aiutata con un’azione maggiormente incisiva da parte delle istituzioni regionali, avremmo meno difficoltà nel portare avanti il nostro lavoro – sottolinea la giovane –. A partire dalle strade: l’idea dev’essere prima di tutto quella di far pensare ai turisti che i nostri centri sono facilmente raggiungibili: molti infatti li considerano fuori mano». (m.c.)

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