La Nuova Sardegna

Nuoro

Progetto mensa per un’alimentazione sana

Progetto mensa per un’alimentazione sana

«La programmazione territoriale è fondamentale per migliorare tutti i servizi correlati»

16 febbraio 2017
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LODINE. Rispetta tutti crismi dettati dalla legge di riordino degli enti locali l’azione che sta portando avanti a tutti i livelli l’Unione Comuni Barbagia. L’ente sovracomunale composto da Oniferi, Sarule, Ollolai, Olzai, Gavoi, Lodine Ovodda e Tiana crede nelle potenzialità di una scuola che si avvalga della programmazione territoriale e lavora per migliorare il panorama di servizi correlati. «In sintonia con gli altri sindaci ed amministrazioni dell’Unione Barbagia – spiega Efisio Arbau, sindaco del Comune di Ollolai –, abbiamo investito notevoli risorse finanziarie per dare gambe ad un progetto unionista anche in campo scolastico. In questa strategia avere interventi in diversi istituti comprensivi di cui fanno parte anche altre comunità non facenti parte dell’Unione Barbagia crea notevoli problemi per rendere efficaci e stabili gli effetti di un progetto comunitario che ora ha subito un rallentamento. Ci arrendiamo? Assolutamente no. Anzi iniziamo a costruire il futuro della scuola della Barbagia. A riguardo chiederò ai miei colleghi sindaci di convocare una conferenza programmatica sulla scuola dell’Unione Barbagia a cui fare partecipare genitori e bambini, insegnanti e personale scolastico, le amministrazioni comunali e tutti i portatori di interesse e ad accorpare in un unico istituto comprensivo più scuole dei paesi facenti parte dell’Unione». Intanto sui tavoli della compagine di amministratori comunali c’è da qualche tempo un progetto articolato che interessa l’alimentazione dei giovani. Un progetto che si avvale delle professionalità dell’Agenzia agricola Laore, e che punta a creare «un programma didattico – si legge nella relazione – che veda coinvolti i giovani che frequentano le scuole dell’obbligo del territorio, che abbia come obiettivo il consumo consapevole del cibo, la provenienza, i metodi e i luoghi di produzione e far si che attraverso i laboratori didattici e azioni formative, informative e di gioco si intraprendano modelli di alimentazione che vedano da una parte il consumo di prodotti locali e dall’altra il rispetto dell’ambiente e della cultura contadina».

Un progetto che non solo darà gli strumenti per una sana alimentazione, ma che sarà anche la base per formare cittadini del futuro che conoscono bene le potenzialità del proprio territorio, la sua geografia e le sue dinamiche economiche. (m.c.)

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