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Traffico di droga, Ivan Mattu assolto dalla corte d’appello

MACOMER. Ivan Mattu, 32 anni di Macomer, che nel 2015 era stato condannato dal Gup di Cagliari a due anni e mezzo di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti, è stato assolto giovedì dalla...

01 luglio 2017
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MACOMER. Ivan Mattu, 32 anni di Macomer, che nel 2015 era stato condannato dal Gup di Cagliari a due anni e mezzo di reclusione per traffico di sostanze stupefacenti, è stato assolto giovedì dalla Corte d’appello di Cagliari. Mattu, che era difeso dagli avvocati Francesco Marongiu del foro di Caglieri e Luciano Rubattu del foro di Oristano, era accusato di essere «il corriere di Gianni Nieddu e custode della sua droga». Nieddu, che era di Sedilo, era stato assassinato con sei fucilate il 22 ottobre 2013 a Macomer, nell’area industriale di Tossilo, mentre era al volante della propria automobile.

Il processo era partito dalle intercettazioni telefoniche legate alle indagini sul sequestro dell’allevatore di Bonorva Titti Pinna, ascoltando le quali gli inquirenti scoprirono un’associazione a delinquere dedita a un traffico di droga destinata a zone diverse della Sardegna. Ivan Mattu era accusato della cessione di un ingente quantitativo di hashish e marijuana. L’accusa era basata sulle intercettazioni, ma non gli fu mai sequestrato nulla. Su questo ha lavorato la difesa. La Corte d’appello, non essendoci stato sequestro di droga, ha riqualificato il fatto facendo prevalere la tesi della lieve entità sostenuta dai difensori. I fatti addebitati a Ivan Mattu risalivano al 2007 e 2008, per cui a questo punto il reato era prescritto e i giudici hanno assolto l’imputato per prescrizione. Le indagini sulla vicenda si conclusero nell’estate del 2012, mentre nel maggio 2015 si tenne il processo di fronte al Gup che si concluse con la condanna di Mattu a due anni e mezzo.

La vicenda al centro del procedimento è circoscritta al periodo che va da agosto 2007 e gennaio 2009. Impegnati nell’indagine sul sequestro Pinna, gli investigatori si imbatterono in alcune conversazioni telefoniche compromettenti tra alcuni degli indagati. Aperta un’inchiesta autonoma, la Dda di Cagliari ricostruì ruoli e gerarchie di un grosso traffico di cocaina, marijuana e altre droghe per circa 300 mila euro con ramificazioni a Macomer, Sedilo, Sindia e altre aree dell’Oristanese e del Nuorese. (t.g.t.)

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