La Nuova Sardegna

Nuoro

Turismo, Federalberghi contro Airbnb & C. «Affitti online, oltre 1000 case fantasma»

Turismo, Federalberghi contro Airbnb & C. «Affitti online, oltre 1000 case fantasma»

Nuoro, il direttore della Confcommercio: «Il sistema è fuori controllo. Concorrenza sleale nei confronti degli albergatori»

10 luglio 2017
3 MINUTI DI LETTURA





NUORO. Federalberghi e Confcommercio nuorese dichiarano guerra ai siti web di affitto per le vacanze, Airbnb e Booking in testa. «Ci sono più di 1.000 strutture che sfuggono ai controlli. Quella dei portali online è concorrenza sleale», protesta il direttore della Confcommercio nuorese Gianluca Deriu che, insieme a Federalberghi, ha condotto un’indagine sul sommerso turistico nelle province di Nuoro e Ogliastra. Il titolo della ricerca la dice lunga: «Le bugie della sharing economy a confronto con i dati reali».

Il turismo online. «Quello del turismo online è un fenomeno ormai sfuggito di mano – spiega Deriu – Secondo i nostri dati nel Nuorese e in Ogliastra ci sono più di 1000 strutture, tra appartamenti e camere in affitto, che sfuggono ai controlli». Per Federalberghi, nelle due province, a fronte di 490 strutture regolari ci sono 1696 strutture presenti su Airbnb, 261 su Booking.com e addirittura 2910 su HomeAway, il nuovo portale di prenotazioni online con sede in Texas.

[[atex:gelocal:la-nuova-sardegna:site:1.15600690:gele.Finegil.Image2014v1:https://www.lanuovasardegna.it/image/contentid/policy:1.15600690:1653438753/image/image.jpg?f=detail_558&h=720&w=1280&$p$f$h$w=d5eb06a]]

Le strutture fantasma. «Il dato più sorprendente è quello di Airbnb – continua Deriu – Nel 2009 erano iscritti al portale solo due alloggi, a fine 2016 erano 1693. Capisco che per molti questa è stata una novità che ha permesso di arrotondare un po’ le entrate a fine mese, ma ormai il fenomeno è fuori controllo. Ci sono migliaia di case sconosciute al fisco, ditemi voi se questa non è concorrenza sleale», sbotta Deriu.

La tassa Airbnb. La novità della cedolare secca al 21% introdotta di recente dal governo per gli affitti brevi tra privati che vengono incassati attraverso i popolari portali di locazione – subito ribattezzata “Tassa Airbnb” – mette un po’ di ordine a questo caos fiscale e normativo. «Ma è non sufficiente – mette subito in chiaro il direttore di Concommercio –. La cedolare secca andrà a sanare solo una piccola parte dell’evasione fiscale. Le tasse devono essere uguali per tutti». Ovviamente gli alloggi in affitto pubblicizzati su Airbnb e sugli altri portali online si trovano soprattutto nelle località di mare. «Solo per fare qualche esempio a Dorgali sono 284 gli alloggi in locazione per le vacanze, 229 a Orosei, 188 a Siniscola, 133 a Tortolì, 125 a Baunei, 116 a Barisardo e 89 a Posada – dice Deriu mentre sfoglia, accigliato, le pagine della ricerca – A Nuoro, invece, ce ne sono solo 33».

La concorrenza sleale. Per il presidente di Confcommercio il numero di strutture in locazione non è l’unico problema. «In molti casi non si tratta di un modo per arrotondare a fine mese, ma di una vera e propria attività commerciale, molto redditizia, che sfugge al fisco. «Molti alloggi offerti in locazione per le vacanze sui portali online, infatti, spesso sono amministrati dalla stessa persona – spiega Deriu – In Ogliastra, ad esempio, abbiamo scoperto che un tale che si pubblicizza su Airbnb come “signor Matteo” gestisce addirittura 42 alloggi. Questo “signor Matteo”, quindi, è un vero e proprio imprenditore e per questo dovrebbe pagare le tasse come tutti gli altri imprenditori alberghieri». E la cedolare secca del 21%, sugli affitti online introdotta dal mese scorso? «La direzione è giusta, ma non capisco perché un tizio che affitta 42 appartamenti su Airbnb debba essere tassato al 21% mentre chi ha un albergo debba pagare, se gli va bene, il 50% di tasse allo Stato. In questo modo vengono danneggiate sia le imprese turistiche tradizionali sia i proprietari di b&b che agiscono nel rispetto delle norme».

La guerra ai furbetti. La guerra ai furbetti delle vacanze è uno degli obiettivi della proposta di legge sul turismo, appena approdata nell’aula del Consiglio regionale. «Per chi esercita abusivamente l’attività di albergatore sono previste sanzioni fino a 12mila euro – dice Deriu – Un’altra novità prevista nel disegno di legge riguarda le seconde case. Il proprietario di due o più case nello stesso comune o in comuni limitrofi dovrà organizzarsi in forma d’impresa. In questo modo, finalmente, le regole del gioco saranno uguali per tutti». (g.z.)
 

In Primo Piano
La polemica

Pro vita e aborto, nell’isola è allarme per le nuove norme

di Andrea Sini

Video

25 Aprile, a Cagliari un corteo di 5mila persone sfila per le vie della città

Le nostre iniziative