La Nuova Sardegna

Nuoro

Urzulei, un rione diventa un museo a cielo aperto

di Giusy Ferreli
Una delle case di Urzulei rimesse a nuovo grazie al progetto “Andalas de memoria”
Una delle case di Urzulei rimesse a nuovo grazie al progetto “Andalas de memoria”

Il quartiere di Lorischina ripropone la vecchia caserma, il mulino, le poste. Le casette tornano agli antichi splendori e rivivono proprio com’erano un tempo

10 luglio 2017
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URZULEI. Ritorno al passato nel rione di Lorischina a Urzulei. Qui, nel cuore del paese, un museo etnografico itinerante gestito dall'associazione “Andalas de memoria”, ripropone ai turisti ciò che un tempo caratterizzava il piccolo borgo ogliastrino ai piedi di Monte Gruttas.

La vecchia caserma dei carabinieri , la scuola, le poste e il municipio assieme all'ambulatorio e al mulino rivivono tra le casette un tempo diroccate ed ora tornate agli antichi splendori grazie ad un progetto che ha preso l'avvio con la passata amministrazione comunale e che ha aperto i battenti lo scorso primo luglio.

Un come eravamo in piena regola con ben quindici punti espositivi: caratterizzato dalla presenza degli utensili utilizzati da pastori, contadini e artigiani e dalla riproposizione di tradizioni ancora vive nella comunità, prima tra tutte l’arte della lavorazione de “sa scraria”, l'asfodelo utilizzato per realizzare i cestini.

«Riteniamo che sia importante offrire ai tanti turisti che ogni estate arrivano nel territorio di Urzulei per ammirare il patrimonio naturalistico anche uno spaccato delle antiche tradizioni, dei costumi e della cultura materiale» spiega Lucia Deiana a capo dell’associazione che ha dato corpo all'iniziativa culturale e gestirà il museo.

Il quartiere di Lorischina è stato aperto lo scorso fine settimana e i quell'occasione gli artigiani e le massaie di Urzulei (compresi alcuni giovanissimi volontari) hanno messo in mostra i manufatti e non sono mancate le degustazioni dei prodotti enogastronomici locali. L'apertura al pubblico verrà riproposta ogni fine settimana per tutta l'estate, il museo potrà essere visitato anche su prenotazione. Mestieri, abiti, usi e costumi animeranno le strette vie del centro ogliastrino e non mancherà la presenza di numerosi artigiani locali impegnati nella lavorazione dei cestini di asfodelo, della pietra, nella ferratura dei cavalli e nella lavorazione e cottura del pane. Tradizioni ancora una volta al centro dell'agenda di “Andala de memoria”.

«Come associazione - sottolinea ancora il presidente - stiamo organizzando altre iniziative. Stiamo pensando ad esempio ad un corso per imparare l'arte della lavorazione dell'asfodelo, dalla raccolta della pianta alla sua trasformazione. Abbiamo in mente, inoltre, di programmare un convegno sul “pani pintau”, il pane rituale che accompagnava ogni festa». Da Lorischina gli appassionati del trekking e delle escursioni potranno poi partire alla volta degli affascinanti intinerari proposti dalle guide locali: dallo spettacolare canyon di Gorroppu all’antico villaggio nuragico di “Or murales” ed ancora l’oasi faunistica con il cervo sardo e “is barraccos”.

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